23/5/2013 Parent training: come intervenire correttamente sul comportamento di un bambino (part. 3)Read NowPUNIZIONE
Ignorare i comportamenti inadeguati non gravi Togliere l'attenzione, quindi ignorare i comportamenti inadeguati di scarsa intensità o comunque non gravi può essere utile per farli scomparire. Spesso il bambino assume questi comportamenti per attirare l'attenzione dell'adulto. Spesso, trascurando questo tipo di comportamenti, ignorandoli del tutto, l'adulto otterrà inizialmente di vedere crescere la frequenza con cui compaiono, ma ne verificherà poi un rapido calo e spesso anche la completa scomparsa. Il comportamento selezionato va però sempre ignorato, anche quando diventa molto disturbante; se, anche una sola volta, il bambino otterrà di nuovo il risultato da lui desiderato assumendo la stessa condotta, il procedimento rischierà di perdere la sua efficacia. Importante è anche tenere conto di quale potrebbe essere l'andamento atteso della situazione considerata: da quando l'adulto deciderà di ignorare il comportamento inadeguato, potrà verificarsi una forte crescita della frequenza di comparsa dovuta al fatto che il bambino, non ottenendo subito lo scopo, riproverà più volte la condotta che in passato aveva successo; se l'adulto manterrà il proprio proposito di coerenza, il bambino smetterà progressivamente di utilizzare una sequenza ormai inefficace. A questo punto, per rendere più efficace il processo, l'adulto dovrà fornire al bambino l'esempio di una modalità corretta di comportamento da sostituire alla condotta inadeguata. Punire i comportamenti inadeguati Di fronte a comportamenti gravemente negativi, è possibile pensare di utilizzare sistemi di punizione più severi rispetto a quelli menzionati. La punizione deve consistere in qualcosa di sgradevole per il bambino. Per ottenere una maggiore efficacia la punizione dovrebbe essere in stretto legame con l'azione negativa: quando possibile è utile punire il bambino che abbia rotto qualcosa facendogliela aggiustare o rimettere in ordine, oppure punire il bambino che abbia aggredito un amico obbligandolo ad aiutarlo o a fare alcune cose per lui, sostanzialmente ad "avere cura" di lui per un periodo stabilito. E' del tutto scorretto che durante la punizione l'adulto assuma un atteggiamento aggressivo. La punizione viene applicata principalmente allo scopo di evitare che il comportamento inadeguato si ripresenti, ma per ottenere ciò si deve fornire al bambino un'alternativa comportamentale. La punizione, se ritenuta necessaria, deve essere: - priva di aggressività - psicologicamente neutra e non tale da essere un attacco alla persona - immediata, per vincolarsi strettamente all'azione ritenuta inadeguata - proporzionale alla gravità dell'azione compiuta e non al fastidio procurato - facilmente applicabile e inevitabile per il bambino - legata al comportamento inadeguato e con esso incompatibile Bibliografia: C. Cornoldi, T. De Meo, F. Offredi, C. Vio - "Iperattività e autoregolazione cognitiva" - Erickson
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Blog del Dr. Fabio Boccaletti - Psicologo e PsicoterapeutaCategorie
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