DBR: Deep Brain Reorienting
Il Deep Brain Reorienting (DBR) è una forma di psicoterapia che mira a ripristinare il naturale processo di guarigione della mente, liberando l'energia bloccata dagli shock subiti durante un trauma. Quando si presenta una minaccia, nel nostro cervello si svolge una sequenza che va dall'orientamento dell'attenzione verso quest'ultima, alla tensione fisica (a testa, viso e collo) che ne consegue, sia per orientare il corpo verso la minaccia sia pre-difensiva, agli affetti provati (paura, rabbia, dolore, vergogna) accompagnati da cambiamenti a livello viscerale e di respiro e dalla risposta attiva (attacco, fuga, congelamento) o passiva (collasso) di difesa, per arrivare infine alla ricerca di urgente sicurezza (attraverso la vicinanza di qualcuno o di un posto sicuro). In questa sequenza, a seguito del trauma, possono intervenire degli shock, momenti di terrore molto veloci e ad alta energia, prima della comparsa dell'affetto (per effetto del sistema innato di allarme). L'energia di questi ultimi può facilmente persistere ed essere innescata, con conseguenze cliniche, a distanza di anni. Assieme al terapeuta, il paziente ripercorre lentamente la sequenza, quasi zoomando sulle varie fasi, per liberare l'energia bloccata. Un’attenzione sostenuta e profondamente focalizzata sulle sensazioni corporee che emergono durante il richiamo della memoria collegata al trauma, permette al naturale processo di guarigione di fluire in maniera organica fino al momento in cui queste sensazioni corporee, cariche affettivamente, vengono completamente liberate. L’esperienza clinica dimostra che il processo naturale e innato di guarigione dal trauma emotivo richiede tempo durante le sessioni di terapia, quindi è utile permettere alle persone di stare “nel processo” di elaborazione anche in silenzio. Il terapeuta che riesce a stare in completo contatto con il paziente, che elabora in silenzio, non è “seduto lì a non fare nulla” in quanto l’attenzione condivisa ha un potere che va oltre ciò che può essere generalmente raggiunto individualmente. Quando l’elaborazione si è conclusa, quelle sensazioni corporee, cariche affettivamente, vengono completamente liberate e a questo punto non resta più alcuna emozione spiacevole associata alle memorie, nemmeno quando queste ultime vengono richiamate da specifiche domande o evocate da specifici stimoli trigger. Il DBR, quindi, ha come obiettivo quello di riorientare l’attività del cervello agli stimoli che hanno generato il trauma o che lo mantengono nel tempo.
Qual è il vantaggio di questa tecnica? Quello di lavorare a livelli cerebrali profondi: nel mesencefalo. Qui ci viene in aiuto una metafora che prendo in prestito da uno dei formatori che mi ha insegnato il DBR: immaginiamoci su una barchetta al largo, in mezzo al mare, ad un certo punto arriva una tempesta improvvisa (un trigger che attiva la risposta somatica legata a traumi non elaborati), se restiamo a quel livello, rischiamo di esserne travolti e affogare. Il DBR ci porta ad un livello di elaborazione più profondo, a contatto con la sabbia dei fondali dove tutto è più calmo, dove possiamo osservare ciò che succede in superficie senza che ci tocchi e aspettare che passi la tempesta (che il processo di elaborazione fluisca in maniera naturale).
Vedi anche:
- sito internazionale sul Deep Brain Reorienting (in inglese)
- sito Deep Brain Reorienting - Italia
Qual è il vantaggio di questa tecnica? Quello di lavorare a livelli cerebrali profondi: nel mesencefalo. Qui ci viene in aiuto una metafora che prendo in prestito da uno dei formatori che mi ha insegnato il DBR: immaginiamoci su una barchetta al largo, in mezzo al mare, ad un certo punto arriva una tempesta improvvisa (un trigger che attiva la risposta somatica legata a traumi non elaborati), se restiamo a quel livello, rischiamo di esserne travolti e affogare. Il DBR ci porta ad un livello di elaborazione più profondo, a contatto con la sabbia dei fondali dove tutto è più calmo, dove possiamo osservare ciò che succede in superficie senza che ci tocchi e aspettare che passi la tempesta (che il processo di elaborazione fluisca in maniera naturale).
Vedi anche:
- sito internazionale sul Deep Brain Reorienting (in inglese)
- sito Deep Brain Reorienting - Italia