DR. FABIO BOCCALETTI - PSICOLOGO E PSICOTERAPEUTA
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3/11/2015

Le 6 "R" dell'elaborazione di un Lutto

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"Il lutto è il processo dell'esperire le reazioni psicologiche, comportamentali, sociali e fisiche legate alla perdita." (Rando, 2014)
Il lutto non consiste solo nel decesso o nella perdita di una persona cara. Infatti, comprende diverse altre situazioni in cui una persona è esposta a cambiamenti o perdite, come il lavoro, divorzi o separazioni, aborti, perdite economiche, pensionamento, trasferimento dalla propria città.
Una perdita può essere così devastante (traumatica) da bloccare l'accesso ai ricordi positivi e agli aspetti più importanti che abbiamo vissuto insieme alla persona che abbiamo perso.
L'affioramento dei ricordi svolge un ruolo vitale nell'adattamento alla perdita. I ricordi del defunto fungono da ponte essenziale tra il "mondo con" e il "mondo senza" la persona amata e costituiscono i mattoni fondamentali delle rappresentazioni interiori.
Per l'elaborazione del lutto è essenziale una rappresentazione interiore adattiva della persona cara.
L'attaccamento e i rapporti con le persone care defunte non si perdono, si trasformano. La ricerca indica che le persone, anziché distaccarsi dalla persona cara, trovano un modo di mantenere una sua rappresentazione interiore dinamica e mutevole nel tempo.
I ricordi della persona cara che abbiamo perso, ci fanno capire e prendere atto del significato della relazione, del suo ruolo nella nostra vita e nella nostra identità, e ci consentono di portare nel futuro la sicurezza fondamentale di aver amato e di essere stati amati da lui, di aver dato molto e di aver ricevuto. Questi aspetti non si perdono, ma rimangono come una rappresentazione interiore adattiva da portare con noi.
Vi sono, però, situazioni caratterizzate da rappresentazioni interiori negative tali da causare disagio. Questo si verifica nelle relazioni complicate da rabbia, ambivalenza, colpa, dipendenza, abuso. Quando tali rappresentazioni interiori suscitano disagio, i traumi, i conflitti e i ricordi negativi devono essere elaborati per portare a una risoluzione del lutto adattiva.
Il termine elaborazione del lutto si riferisce agli sforzi di adattamento, attraverso fasi specifiche, che una persona deve compiere per adattarsi alla perdita. Si ha, invece, un lutto complesso, quando si è in presenza di una compromissione, una distorsione o un mancato completamento di una o più delle 6 "R" dell'elaborazione del lutto, tenuto conto del tempo trascorso dal decesso. La perdita traumatica è lo stato di sofferenza per la perdita di una persona cara, quando il lutto per tale perdita è sopraffatto dallo stress traumatico causato dalle sue circostanze.

Le 6 "R" dell'elaborazione del lutto

L'elaborazione del lutto si svolge in tre fasi: evitamento, confronto emotivo e accomodamento
. Il superamento di queste 3 fasi comporta delle tappe prestabilite: le 6 "R" che descriverò di seguito.
Nella fase di evitamento il dolente è sopraffatto, incapace di comprendere cosa sia successo, ha un forte desiderio di volersi opporre all'accettazione della morte. E' necessario:
Rendersi conto della perdita: prendere atto e comprendere il decesso, superare l'intorpidimento.
La fase del confronto emotivo è un intervallo doloroso, momento in cui il dolente si confronta con la perdita e gradualmente ne comprende l'impatto. E' necessario:
Reagire alla separazione: esperire il dolore, sentire, identificare, accettare e dare forma espressiva a tutte le reazioni psicologiche alla perdita, identificare e addolorarsi per le perdite secondarie (ciò che si perde in seguito alla perdita primaria. Es. Perdita del padre con conseguente trasferimento e quindi perdita di legami sociali).
Rammentare, riesperire il defunto e il rapporto con lui: riesaminare e ricordare in modo realistico (senza idealizzazioni o svalutazioni) la persona, rivivere e riesperire le emozioni legate ai ricordi.
Rinunciare ai vecchi attaccamenti al defunto e alle vecchie ipotesi sul mondo. Tipici presupposti sul mondo da rivedere sono: il mondo è benevolo (non mi accadranno cose brutte), il mondo (la vita) è pieno di significati (è controllabile, equo, l'esito è determinato dalla persona) e il sé ha valore (alle persone buone non accadono cose brutte).
Durante la fase di accomodamento il dolente progredisce in modo adattivo nel nuovo mondo senza dimenticare il vecchio, è in grado di reinvestire emotivamente. E' necessario:
Risolversi a progredire in modo adattivo nel nuovo mondo senza dimenticare il vecchio: rivedere le proprie ipotesi sul mondo, sviluppare un nuovo rapporto con il defunto, adottare nuovi modi di stare al mondo, formarsi una nuova identità.
Reinvestire.
Riassumendo l'intero processo, per elaborare un lutto è necessario che la persona entri in contatto con le emozioni dolorose, abbia accesso a rappresentazioni positive del defunto e si sappia adattare al nuovo rapporto con lui (attaccamento a una persona viva vs attaccamento a una rappresentazione mentale della persona) e al nuovo mondo senza la persona cara.

12 fattori di rischio nel decesso traumatico
  1. Fulmineità, mancanza di preavviso
  2. Violenza e sue conseguenze: ferite, mutilazioni e distruzioni
  3. Evento causato dall'uomo in modo intenzionale
  4. Sofferenza della persona cara prima della morte
  5. Innaturalezza
  6. Evitabilità
  7. Intenzionalità del responsabile
  8. Casualità
  9. Pluralità dei decessi
  10. Confronto del soggetto con la morte
  11. Morte prematura di un giovane
  12. Perdita di un figlio

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