DR. FABIO BOCCALETTIPSICOLOGO
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Dr. Fabio Boccaletti - Psicologo e Psicoterapeuta
Telefono: (+39) 348 733 7064
Benvenuto/a sul mio sito. Di solito chi cerca uno psicologo, uno psicoterapeuta o, più in generale, un aiuto psicologico si è posto almeno una volta la seguente domanda:
"un aiuto psicologico...quando e perché?"
Spesso l'idea di un aiuto psicologico o di una psicoterapia spaventa le persone, di per sé è un'ansia normale che tutti proveremmo e che tutti proviamo ogni volta che si tratta di affrontare una situazione nuova, un incontro con una persona sconosciuta, ma che può essere esagerata da fantasie particolari come: "se vado una volta sarò costretto ad andarci per anni o forse per sempre", "andare dallo psicologo mi cambierà personalità, mi manipolerà, mi costringerà a fare cose che non voglio", quasi che gli psicologi fossero degli "stregoni" col potere di entrare nell'animo delle persone anche contro la loro volontà o altre credenze simili. In realtà dallo psicologo si può andare anche solo per uno/due incontri, giusto per capire come funziona e poi insieme decidere su come procedere (compreso salutarsi). Ancora, gli psicologi sono persone normalissime che non hanno poteri magici.
Altra difficoltà è rappresentata dalla vergogna: "cosa penseranno gli altri se vado dallo psicologo?", "se vado dallo psicologo penseranno che sono matto", "cosa penserà lo psicologo se gli racconto certe cose di me?", "se vado e gli racconto tutto probabilmente inorridirà e mi caccerà via", "non voglio disturbare con i miei stupidi problemi". Anche in questo caso una certa dose d'imbarazzo e diffidenza è normalissima, la fiducia si costruisce strada facendo e, una volta costruita, tutto si può raccontare senza vergogna. Andare dallo psicologo non vuol dire essere matti, chiedere eventualmente aiuto ad una persona che non è preparata o qualificata per risolvere il nostro disagio non lo renderà più "normale" e meno serio...in questo modo si rischia solamente, e seriamente, la salute.
Non ultimo l'orgoglio personale: "se mi faccio aiutare allora non valgo niente", "nella vita i forti sono quelli che si arrangiano da soli", "non sono mica matto!" e via così. In realtà tutte le persone hanno bisogno, prima o poi, di aiuto ed è un atto di forza, coraggio e saggezza chiederlo. Se ci pensiamo, anche i supereroi hanno sempre al fianco un "aiutante", una donna che li sostiene nei momenti di dubbio, un maggiordomo, ecc. per cui...
Per tornare alla domanda iniziale, un aiuto psicologico può servire nelle situazioni di maggior stress nella vita personale, sentimentale, familiare, lavorativa, in casi di eventi particolarmente dolorosi o nei momenti di forte difficoltà emotiva (ansia, depressione, rabbia, sensi di colpa, vergogna). La consulenza di un professionista può aiutare a mettere in atto strategie funzionali al superamento di questi problemi quando il consiglio di un buon amico (parente o altre figure importanti) non è più abbastanza, e/o la nostra testa, causa le forti emozioni (così come la loro assenza, senso di vuoto), confusione mentale o una certa dose di sfiducia nelle proprie capacità o negli altri, non è in grado di trovarle.
"In due anche un frate prese moglie!", cosa significa? Che se il paziente da solo non riesce a stare meglio, anche lo psicologo da solo non può aiutare il paziente, ma, in due, le cose che sembrano impossibili si possono realizzare.
Altra difficoltà è rappresentata dalla vergogna: "cosa penseranno gli altri se vado dallo psicologo?", "se vado dallo psicologo penseranno che sono matto", "cosa penserà lo psicologo se gli racconto certe cose di me?", "se vado e gli racconto tutto probabilmente inorridirà e mi caccerà via", "non voglio disturbare con i miei stupidi problemi". Anche in questo caso una certa dose d'imbarazzo e diffidenza è normalissima, la fiducia si costruisce strada facendo e, una volta costruita, tutto si può raccontare senza vergogna. Andare dallo psicologo non vuol dire essere matti, chiedere eventualmente aiuto ad una persona che non è preparata o qualificata per risolvere il nostro disagio non lo renderà più "normale" e meno serio...in questo modo si rischia solamente, e seriamente, la salute.
Non ultimo l'orgoglio personale: "se mi faccio aiutare allora non valgo niente", "nella vita i forti sono quelli che si arrangiano da soli", "non sono mica matto!" e via così. In realtà tutte le persone hanno bisogno, prima o poi, di aiuto ed è un atto di forza, coraggio e saggezza chiederlo. Se ci pensiamo, anche i supereroi hanno sempre al fianco un "aiutante", una donna che li sostiene nei momenti di dubbio, un maggiordomo, ecc. per cui...
Per tornare alla domanda iniziale, un aiuto psicologico può servire nelle situazioni di maggior stress nella vita personale, sentimentale, familiare, lavorativa, in casi di eventi particolarmente dolorosi o nei momenti di forte difficoltà emotiva (ansia, depressione, rabbia, sensi di colpa, vergogna). La consulenza di un professionista può aiutare a mettere in atto strategie funzionali al superamento di questi problemi quando il consiglio di un buon amico (parente o altre figure importanti) non è più abbastanza, e/o la nostra testa, causa le forti emozioni (così come la loro assenza, senso di vuoto), confusione mentale o una certa dose di sfiducia nelle proprie capacità o negli altri, non è in grado di trovarle.
"In due anche un frate prese moglie!", cosa significa? Che se il paziente da solo non riesce a stare meglio, anche lo psicologo da solo non può aiutare il paziente, ma, in due, le cose che sembrano impossibili si possono realizzare.
Recensioni
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