Ogni giorno in Italia decine di migliaia di persone decidono, anziché consultare un medico o uno psicoterapeuta, di rivolgersi a presunti maghi e ciarlatani vari nel vano tentativo di risolvere problematiche perlopiù psicologiche ma anche di salute. Sette spirituali e fattucchieri plagiano persone di ogni età, istruzione e ceto sociale, riuscendo ad accaparrarsi non solo soldi ma anche favori sessuali e ricompense materiali.
Maghi, sensitivi, cartomanti, chiromanti veggenti: in Italia li abbiamo un po’ tutti. Si tratta di un fenomeno molto diffuso e a questi personaggi è riservato ampio spazio sui media. Qualcuno di questi dispone ancora oggi persino di trasmissioni TV o radiofoniche dedicate. Tra le specialità proposte vi sono le solite magia bianca, nera o rossa; ma si possono trovare anche rituali indiani, celtici o brasiliani. Filtri e pozioni, legamenti d’amore, soldi, fortuna, lavoro e salute, sono tra le richieste più diffuse nel mercato. La consuetudine a rivolgersi al mago è attribuita da uno stereotipo culturale all’abitante del mezzogiorno d’Italia, mentre i dati di qualche anno fa del rapporto Eurispes (2011) su indicazioni dell’Associazione Telefono Antiplagio, mostrano invece che quest’abitudine è diffusa al Nord (45% popolazione - 42% di presunti maghi) forse anche più che al Sud (35% popolazione - 30% di presunti maghi), mentre assume proporzioni epidemiche (in rapporto al numero di abitanti) nel Centro Italia (20% popolazione - 28% presunti maghi). I maghi, i guaritori e gli astrologi presenti in Italia sono circa 160.000 (in vertiginoso aumento negli ultimi dieci anni). Decine di migliaia le truffe e gli abusi segnalati all'Associazione Telefono Antiplagio. Gli italiani che frequentano questi impostori sono 12 milioni (il 20% della popolazione) distribuiti tra un 51% di donne, il 38% di uomini e l’11% di adolescenti. L'incasso totale tra chiaroveggenti, indovini, guaritori e maghi è stimato in circa 6 miliardi di € annui con una evasione fiscale che tocca punte del 98%. Durante lo scorso anno (2013) indovini, fattucchiere e cartomanti hanno aumentato gli introiti annui (in controtendenza rispetto a categorie professionali serie) di circa il 19%. Lombardia, Lazio e Campania sono in Italia le regioni con il più alto numero di addetti all’occulto, mentre si rivolgono a loro circa un italiano su tre spendendo tra i 50 e i 1000 euro a consulto. I reati più frequenti contestati a questi individui dalla Magistratura sono: esercizio del mestiere di ciarlatano, l'evasione fiscale, circonvenzione d'incapace, truffa, estorsione, esercizio abusivo della professione medica e psicologica, abuso della credulità popolare, violazione della privacy e pubblicità ingannevole. Molti di questi finti operatori del paranormale riescono a vendere le proprie millanterie anche a distanza, persino attraverso siti web di aste on-line. Se a questo piccolo esercito si sommano i sedicenti maestri spirituali, le sette, i centri di “cultura” esoterica e altre cose del genere, i numeri in gioco e i soldi turlupinati alle persone, potrebbero raggiungere cifre davvero impressionanti. È probabile che maghi da un lato e sedicenti maestri spirituali dall’altro si rivolgano a un pubblico differente, ma a mio avviso entrambi rispondono ingannevolmente a un bisogno umano che di fondo è molto simile: la ricerca di sicurezza. La nostra epoca è caratterizzata dopotutto dalla costante incertezza e da una persistente carenza di punti di riferimento, che si esprime spesso in modo patologico sia a livello sociale sia individuale. Questi impostori sono storicamente sempre esistiti, ora però si trovano evidentemente a cavalcare il momento di disagio delle persone, giocando pericolosamente con le insicurezze collettive. Oltre a impostori, maghi e veggenti, in alcuni casi, le persone possono essere vittime di veri e propri plagi messi in atto da personaggi apparentemente insospettabili. “Maestri spirituali”, “mamme”, “padri”, “sacerdoti”, questi individui si lasciano soprannominare in modi apparentemente lontani da ogni sospetto. Bisogna invece imparare a osservare e tenersi lontani da situazioni ove qualcuno dichiara una presunta superiorità morale o spirituale per essere ascoltato e seguito. Sette esoteriche, circoli mistici, riunioni tra “illuminati”, anche solo dei semplici cenacoli di lettura di testi “spirituali”, possono trasformarsi per i malcapitati in vere e proprie situazioni in cui si diviene vittime di suggestione e sottomissione spesso senza nemmeno rendersene conto. I personaggi che tendono a plagiare i propri “adepti” lo fanno in maniera molto subdola, utilizzando l’arte della persuasione in maniera molto efficace e altrettanto ambigua. Questi soggetti non vengono mai completamente allo scoperto e si ammantano spesso di un’aria amichevole e falsamente rispettosa. Dopo aver conquistato la fiducia degli adepti, iniziano le richieste, via via sempre più impegnative, sino a riuscire spesso ad estorcere, senza utilizzo della violenza denaro, favori, prestazioni sessuali. Le richieste degli utenti Molte delle domande poste dalle persone a queste categorie di ciarlatani sono riconducibili a problematiche di ordine psicologico, oltre che in alcuni casi, persino medico. Tra le richieste, ovviamente inevase, formulate ai ciarlatani (maghi, cartomanti, ecc.) vi sono:
Cosa fare? Qualunque sia la problematica per cui una persona decide di rivolgersi a un operatore dell’occulto o a un “maestro spirituale” improvvisato, va detto con estrema chiarezza che il problema è destinato non solo a non essere risolto, ma ad aggravarsi. Infatti si correrà semplicemente il rischio di rinviare i tentativi di soluzione più seri, oltre che di indebitarsi economicamente e si deve trovare il coraggio di farsi aiutare. Ci si può rivolgere a un’associazione di consumatori oppure chiedere nei casi più gravi l’aiuto delle forze dell’Ordine. Psicologi, psicoterapeuti e psichiatri possono essere di grande aiuto nel sostenere le vittime di queste millanterie. Non di rado, infatti, si possono sviluppare nell’individuo delle vere e proprie sintomatologie psicologiche anche a seguito dei raggiri subiti e della scoperta, spesso scioccante, di essere rimasti vittime di un inganno. Ovviamente è sempre preferibile rivolgersi a un professionista, psicoterapeuta, medico, psicologo, anche solo per un consulto in caso di problemi (amore, lavoro, salute, stress, ecc.) piuttosto che attendere che la difficoltà degeneri e si veda, di seguito, il ricorso alla “magia” come un possibile, ingannevole, rimedio dell’ultimo minuto. Per quante possano essere le visioni discordanti tra i vari orientamenti in psicoterapia circa il significato, l'applicazione, il limite della parola "scienza", è pur sempre, e comunque, fondata su basi scientifiche, su metodi, osservazioni, verifiche, teorie e dibattiti culturali. C'è ancora spazio per l'anima, il cuore, i sentimenti, il "prendersi cura" oltre che il curare? A mio avviso assolutamente si. Per questo, se si ritiene di poter essere caduti vittime di un raggiro, dunque, in nessun caso si ceda alla vergogna, sentimento molto comune tra quanti sono stati ingannati da un sedicente mago e ci si rivolga invece a un professionista serio per chiedere supporto e aiuto. VERIFICATE SEMPRE che chi si prende cura di voi sia ISCRITTO AL PROPRIO ALBO DI APPARTENENZA!!! (Albo Nazionale degli psicologi e psicoterapeuti). Fonte: MEDICITALIA.IT
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Penso che molte persone si chiedano che differenza c'è tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra, tutte professioni che hanno a che fare col mondo "Psi" ma con preparazione e ruoli diversi.
Chi è lo psicologo? L'art. 1 della Legge 56/89 definisce: "La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito." Per diventare Psicologo in Italia è necessario laurearsi in psicologia (laurea specialistica 3+2), sostenere un esame di stato a seguito di un tirocinio post - lauream di un anno e iscriversi all'Albo professionale di una regione italiana. Senza l'iscrizione all'Albo sezione A non si è Psicologi, ma soltanto dottori in Psicologia. Possono iscriversi nella sezione A dell'Albo i laureati in Psicologia (3+2) e nella Sezione B i dottori in Tecniche psicologiche (3 anni), a seguito del superamento dei rispettivi esami di stato. L'iscrizione è la condizione necessaria per poter lavorare ed esercitare l'attività. Cosa fa lo psicologo? Lo psicologo è un professionista che opera per favorire il benessere delle persone, dei gruppi, degli organismi sociali e della comunità. Si occupa di psicopatologia, ma non solo. Altre importanti aree di intervento riguardano una molteplicità di situazioni, personali e relazionali, che possono essere fonte di sofferenza e di disagio. L’attività dello psicologo ha l’obiettivo di favorire il cambiamento, potenziare le risorse e accompagnare gli individui, le coppie, le famiglie, le organizzazioni (es. scuola, azienda, ecc.) in particolari momenti critici o di difficoltà. Tra i molteplici ambiti di applicazione della psicologia si possono indicare gli ospedali, i consultori, le scuole, il tribunale, i servizi per l’infanzia e l’adolescenza, le comunità terapeutiche, le residenze per anziani. Nuovi settori sono quelli della psicologia penitenziaria, transculturale, della neuropsicologia, dell’emergenza, del traffico, dello sport e del benessere in senso lato. Chi è lo psicologo - psicoterapeuta? Lo Psicologo abilitato all'esercizio della Psicoterapia è in possesso di una specifica specializzazione in Psicoterapia, formazione post - universitaria di quattro anni. La Legge 56/89 regola l'esercizio dell'attività psicoterapeutica, con l'art. 3: "L'esercizio dell'attività psicoterapeutica è subordinato ad una specifica formazione professionale, da acquisirsi, dopo il conseguimento della laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, mediante corsi di specializzazione almeno quadriennali che prevedano adeguata formazione e addestramento in psicoterapia, attivati ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, presso scuole di specializzazione universitaria o presso istituti a tal fine riconosciuti con le procedure di cui all'articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica. Agli psicoterapeuti non medici è vietato ogni intervento di competenza esclusiva della professione medica." Cosa fa lo psicologo - psicoterapeuta? Lo Psicologo che esercita anche l’attività di Psicoterapeuta ha una specifica specializzazione di almeno 4 anni dopo la laurea. Lo psicoterapeuta si specializza scegliendo il suo percorso formativo tra diverse scuole che adottano specifici modelli della mente e del suo funzionamento, del comportamento e delle relazioni (es. modello cognitivo - comportamentale, modello sistemico familiare, modello psicodinamico, ecc.) La competenza comune che contraddistingue questo percorso di specializzazione permette allo psicoterapeuta di offrire al paziente (o cliente) un percorso di cura per affrontare le diverse forme di sofferenza psicologica, da quella più lieve a quella più grave. Chi è lo psichiatra? Nell'ordinamento italiano lo psichiatra è un laureato in medicina e chirurgia con specializzazione post - lauream in psichiatria, quindi è prima di tutto un medico: può prescrivere farmaci generici e/o psicofarmaci con regolare ricetta medica e richiedere e valutare esami clinici (EEG, TC, PET, MRI). Il Medico specialista in Psichiatria è anche, a volte (dipende dalla scuola di specializzazione frequentata), abilitato, previa richiesta formale di annotazione in apposito elenco presso il proprio Ordine Provinciale di riferimento, all'esercizio della Psicoterapia, differentemente dagli Psicologi che, per poter esercitare la Psicoterapia, devono ottenere una specializzazione specifica. CONTROLLATE SEMPRE CHE IL PROFESSIONISTA A CUI VI RIVOLGETE SIA ISCRITTO AL RELATIVO ALBO PROFESSIONALE, NE VA DELLA VOSTRA SALUTE! |
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Blog del Dr. Fabio Boccaletti - Psicologo e PsicoterapeutaCategorie
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