INTERVENTI IN CONTESTI D'EMERGENZA
Per situazione d'emergenza s'intende una circostanza in cui un evento devastante di origine naturale o provocato dall'uomo, in modo inaspettato ed improvviso crea un clima di attivazione, di allerta, di urgente bisogno accompagnato da tentativi immediati di soccorso.
Esempi di questi eventi possono essere: un terremoto, un'alluvione e altri disastri naturali, una morte violenta, un suicidio, un incidente stradale o sul lavoro, una cattiva notizia ricevuta (es. una diagnosi medica negativa, la notizia di una morte improvvisa, ecc.), un'aggressione o una violenza, ecc.
Le vittime di un evento si possono classificare in diversi tipi a seconda della "vicinanza" all'evento:
Quali sono le reazioni tipiche di chi subisce un evento di questo tipo?
Successivamente all'evento traumatico si presentano sintomi intrusivi associati all'evento come:
Chi volesse fare una preliminare autovalutazione della sua situazione può scaricare il seguente test:
Esempi di questi eventi possono essere: un terremoto, un'alluvione e altri disastri naturali, una morte violenta, un suicidio, un incidente stradale o sul lavoro, una cattiva notizia ricevuta (es. una diagnosi medica negativa, la notizia di una morte improvvisa, ecc.), un'aggressione o una violenza, ecc.
Le vittime di un evento si possono classificare in diversi tipi a seconda della "vicinanza" all'evento:
- Vittime di I tipo: chi direttamente subisce l'impatto dell'evento o chi lo provoca. Parenti o persone care dei defunti o superstiti coinvolti.
- Vittime di II tipo: soccorritori, operatori dell'emergenza/urgenza (trauma vicario*)
- Vittime di III tipo: comunità coinvolta nel disastro
- Vittime di IV tipo: chi per caratteristiche pre-critiche può reagire sviluppando un disturbo psicologico a breve o a lungo termine venendo a conoscenza dell'evento
- Vittime di V tipo: chi avrebbe potuto essere una vittima del primo tipo o chi si sente coinvolto per motivi indiretti (senso di colpa del sopravvissuto)
Quali sono le reazioni tipiche di chi subisce un evento di questo tipo?
Successivamente all'evento traumatico si presentano sintomi intrusivi associati all'evento come:
- ricorrenti, involontari e intrusivi ricordi spiacevoli dell'evento traumatico;
- ricorrenti sogni spiacevoli in cui il contenuto e/o le emozioni del sogno sono collegati all'evento traumatico;
- reazioni dissociative (flashback) in cui il soggetto sente o agisce come se l'evento traumatico si stesse ripresentando;
- intensa o prolungata sofferenza psicologica all'esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simboleggiano o assomigliano a qualche aspetto dell'evento traumatico;
- marcate reazioni fisiologiche a fattori scatenanti interni o esterni che simboleggiano o assomigliano all'evento traumatico (per es. aumento del battito cardiaco, nausea, sudorazione, aumento frequenza respiratoria).
- evitamento o tentativi di evitare ricordi spiacevoli, pensieri o sentimenti relativi o strettamente associati all'evento traumatico;
- evitamento o tentativi di evitare fattori esterni (persone, luoghi, conversazioni, attività, oggetti, situazioni) che suscitano ricordi spiacevoli, pensieri o sentimenti relativi o strettamente associati all'evento traumatico.
- incapacità di ricordare qualche aspetto importante dell'evento traumatico;
- persistenti ed esagerate convinzioni o aspettative negative relative a se stessi, ad altri o al mondo (per es. Io sono cattivo, non ci si può fidare di nessuno, il mondo è assolutamente pericoloso, il mio intero sistema nervoso è definitivamente rovinato)
- persistenti distorti pensieri relativi alla causa o alle conseguenze dell'evento traumatico che portano l'individuo a dare la colpa a se stesso oppure ad altri;
- persistente stato emotivo negativo (per es. paura, orrore, rabbia, colpa o vergogna);
- marcata riduzione di interesse o partecipazione ad attività significative;
- sentimenti di distacco o di estraneità verso gli altri;
- persistente incapacità di provare emozioni positive.
- comportamento irritabile ed esplosioni di rabbia tipicamente espressi nella forma di aggressione verbale o fisica nei confronti di persone o oggetti;
- comportamento spericolato o autodistruttivo;
- ipervigilanza
- esagerate risposte di allarme;
- problemi di concentrazione;
- difficoltà relative al sonno.
Chi volesse fare una preliminare autovalutazione della sua situazione può scaricare il seguente test:
IES-R (Impact of Event Scale) |
Come si può intervenire?
Chi sono i possibili destinatari del servizio?
Oltre alle persone direttamente coinvolte dall'evento (vittime di tipo I) anche chi può aver subito una traumatizzazione vicaria: personale medico e paramedico, polizia e forze dell'ordine, militari, personale dei servizi sociali e della salute mentale, operatori di ricerca e salvataggio superstiti, conducenti di mezzi di trasporto (autobus, treni, ecc.), volontari che partecipano alle attività dei centri di accoglienza, insegnanti e genitori, operatori dei media, ecc.
*Trauma vicario: il termine stabilisce che una persona possa subire un trauma non per esposizione diretta, ma per il contatto con la persona traumatizzata. La relazione con la vittima può investire una persona dello stesso trauma in modo secondario ed indiretto.
- Con un percorso individuale per chi ne fa richiesta indipendentemente dal tipo di vittima
- Interventi individuali e di gruppo direttamente sul luogo dell'evento
- In caso di gruppi ampi o disastri importanti coinvolgimento dell'Associazione per l'EMDR in Italia con un intervento di tipo umanitario
Chi sono i possibili destinatari del servizio?
Oltre alle persone direttamente coinvolte dall'evento (vittime di tipo I) anche chi può aver subito una traumatizzazione vicaria: personale medico e paramedico, polizia e forze dell'ordine, militari, personale dei servizi sociali e della salute mentale, operatori di ricerca e salvataggio superstiti, conducenti di mezzi di trasporto (autobus, treni, ecc.), volontari che partecipano alle attività dei centri di accoglienza, insegnanti e genitori, operatori dei media, ecc.
*Trauma vicario: il termine stabilisce che una persona possa subire un trauma non per esposizione diretta, ma per il contatto con la persona traumatizzata. La relazione con la vittima può investire una persona dello stesso trauma in modo secondario ed indiretto.