DR. FABIO BOCCALETTI - PSICOLOGO E PSICOTERAPEUTA
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23/5/2013

Parent training: come intervenire correttamente sul comportamento di un bambino (part. 3)

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Part. 1     -     Part. 2
PUNIZIONE

Ignorare i comportamenti inadeguati non gravi
Togliere l'attenzione, quindi ignorare i comportamenti inadeguati di scarsa intensità o comunque non gravi può essere utile per farli scomparire. Spesso il bambino assume questi comportamenti per attirare l'attenzione dell'adulto. Spesso, trascurando questo tipo di comportamenti, ignorandoli del tutto, l'adulto otterrà inizialmente di vedere crescere la frequenza con cui compaiono, ma ne verificherà poi un rapido calo e spesso anche la completa scomparsa.
Il comportamento selezionato va però sempre ignorato, anche quando diventa molto disturbante; se, anche una sola volta, il bambino otterrà di nuovo il risultato da lui desiderato assumendo la stessa condotta, il procedimento rischierà di perdere la sua efficacia. Importante è anche tenere conto di quale potrebbe essere l'andamento atteso della situazione considerata: da quando l'adulto deciderà di ignorare il comportamento inadeguato, potrà verificarsi una forte crescita della frequenza di comparsa dovuta al fatto che il bambino, non ottenendo subito lo scopo, riproverà più volte la condotta che in passato aveva successo; se l'adulto manterrà il proprio proposito di coerenza, il bambino smetterà progressivamente di utilizzare una sequenza ormai inefficace. A questo punto, per rendere più efficace il processo, l'adulto dovrà fornire al bambino l'esempio di una modalità corretta di comportamento da sostituire alla condotta inadeguata.

Punire i comportamenti inadeguati
Di fronte a comportamenti gravemente negativi, è possibile pensare di utilizzare sistemi di punizione più severi rispetto a quelli menzionati. La punizione deve consistere in qualcosa di sgradevole per il bambino. Per ottenere una maggiore efficacia la punizione dovrebbe essere in stretto legame con l'azione negativa: quando possibile è utile punire il bambino che abbia rotto qualcosa facendogliela aggiustare o rimettere in ordine, oppure punire il bambino che abbia aggredito un amico obbligandolo ad aiutarlo o a fare alcune cose per lui, sostanzialmente ad "avere cura" di lui per un periodo stabilito. E' del tutto scorretto che durante la punizione l'adulto assuma un atteggiamento aggressivo. La punizione viene applicata principalmente allo scopo di evitare che il comportamento inadeguato si ripresenti, ma per ottenere ciò si deve fornire al bambino un'alternativa comportamentale.
La punizione, se ritenuta necessaria, deve essere:
- priva di aggressività
- psicologicamente neutra e non tale da essere un attacco alla persona
- immediata, per vincolarsi strettamente all'azione ritenuta inadeguata
- proporzionale alla gravità dell'azione compiuta e non al fastidio procurato
- facilmente applicabile e inevitabile per il bambino
- legata al comportamento inadeguato e con esso incompatibile

Bibliografia:
C. Cornoldi, T. De Meo, F. Offredi, C. Vio - "Iperattività e autoregolazione cognitiva" - Erickson

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14/5/2013

Parent training: come intervenire correttamente sul comportamento di un bambino (part. 2)

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Part. 1     -     Part. 3
I CONTRATTI COMPORTAMENTALI

I contratti comportamentali, stipulati tra adulto e bambino, prevedono la stesura cooperativa di un vero e proprio contratto che definisca in modo esplicito i termini da rispettare. La partecipazione del bambino nell'individuazione dei termini dell'accordo e nella stesura del contratto stesso garantisce la comprensione dei termini e la motivazione del bambino a dimostrare di essere in grado di mantenere ciò che è stabilito.
Si devono rispettare alcune regole:
  • L'individuazione dei comportamenti - obiettivo deve essere frutto di genuina collaborazione fra adulto e bambino se si vuole che quest'ultimo si senta realmente motivato al raggiungimento dei traguardi posti.
  • I comportamenti richiesti dovrebbero essere semplici
  • Le gratificazioni scelte devono essere motivanti per il bambino ed effettivamente disponibili nei termini definiti.
  • Il contratto può includere più comportamenti, fra i quali almeno uno deve essere già alla portata del bambino, che sarà tanto più motivato a seguirne i termini se potrà accedere fin dall'inizio a una qualche gratificazione.

LA GRATIFICAZIONE A PUNTI

Questo tipo d'intervento prevede una definizione di contingenze comportamentali con la possibilità per il bambino di guadagnare o perdere punti in base alla correttezza del suo comportamento; tali punti possono poi venire convertiti in gratificazioni tangibili con ritmo giornaliero, settimanale o sulla base di un punteggio criteriale.
La costruzione di un sistema di gratificazione a punti richiede i seguenti passi:
  • La scelte delle azioni - obiettivo: può riguardare sia prestazioni scolastiche, sia specifici comportamenti.
  • L'individuazione del metodo per calcolare il punteggio: si possono usare piccoli gettoni, o stelline da apporre su un'apposita scheda suddivisa per giorni, o un altro sistema meglio se di tipo grafico.
  • L'accordo sul valore, in termini di punti, del corretto perseguimento dell'obiettivo: azioni che richiedano più tempo di lavoro o maggior impegno ed energie devono essere convertite in cifre superiori.
  • La selezione dei premi ottenibili in base all'accumulo dei punti: si tratta di una lista di privilegi, azioni o oggetti che deve essere concordata. E' possibile stabilire gratificazioni raggiungibili con punteggi diversi e stabilire le regole per la conversione dei punti in premi. E' opportuno includere premi che siano facilmente raggiungibili in termini di accumulo di punteggio, per evitare una iniziale demotivazione del bambino.
  • La scelta di utilizzare solo una procedura di accredito o di introdurre parallelamente una strategia tipo costo della risposta, che pone il bambino nella condizione di poter anche perdere punti nel caso in cui attui determinati comportamenti inadeguati.

Bibliografia:
C. Cornoldi, T. De Meo, F. Offredi, C. Vio - "Iperattività e autoregolazione cognitiva" - Erickson

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1/5/2013

Parent training: come intervenire correttamente sul comportamento di un bambino (part. 1) 

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Part. 2     -     Part. 3
In linea di massima, prima di qualsiasi intervento, è bene fare una scelta accurata di quali siano i comportamenti inadeguati, porsi nell'ottica di incrementare la comparsa dei comportamenti corretti piuttosto che far decrescere i comportamenti inadeguati infine usare l'anticipazione, ricordando al bambino, prima delle attività, quale comportamento gli viene richiesto e quale gratificazione potrebbe conseguire con una condotta adeguata.

LA GRATIFICAZIONE

Se un individuo, comportandosi in un certo modo, riesce ad ottenere una gratificazione, è più probabile che manifesti ancora quel comportamento.

La strategia di gratificare azioni corrette, presenti nel repertorio del bambino con scarsa frequenza, appare essere il necessario completamento, e in molti casi una valida alternativa, alla punizione e ai sistemi volti a far scomparire azioni non desiderabili. Naturalmente le informazioni chiare sono utili al bambino anche in caso di premi e non solo di punizioni: chiarendo esattamente al bambino quale sia l'azione che si intende premiare, si rende ancor più agevole e diretto il processo di gratificazione.

Evitare le false gratificazioni
Sono quelle situazioni in cui le parole sembrano quelle di una gratificazione ma il tono, la prosodia e l'espressione facciale rivelano tutta la nostra irritazione. Il messaggio non verbale è molto più diretto e al bambino sarà quindi subito chiaro che lo stiamo rimproverando.

Quando gratificare il bambino
Il bambino va gratificato subito dopo aver mostrato il comportamento corretto che abbiamo individuato come oggetto di gratificazione sistematica, e ogniqualvolta ciò accada. Per essere sicuri di poter gratificare ogni comparsa dell'azione positiva, è più opportuno selezionare solo pochi comportamenti, da 2 a un massimo di 7 o 8.

Che tipo di gratificazione usare
Le gratificazioni perdono efficacia nel tempo, causando una sorta di assuefazione nel bambino: è quindi utile aver presente un'ampia serie di premi da poter utilizzare in modo alternativo. Quali premi includere nella lista delle gratificazioni di ogni bambino dipende strettamente da ciò che il bambino ama fare o possedere. In generale, il bambino è più sensibile a premi che includano privilegi e attività gradite, più che a gratificazioni tangibili, e in ogni caso il premio andrebbe sempre accompagnato da parole di incoraggiamento e di gratificazione di tipo affettivo e sociale.

Bibliografia:
C. Cornoldi, T. De Meo, F. Offredi, C. Vio - "Iperattività e autoregolazione cognitiva" - Erickson

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