DR. FABIO BOCCALETTI - PSICOLOGO E PSICOTERAPEUTA
  • HOME
  • CHI SONO
    • COLLABORATORI
  • SERVIZI OFFERTI
  • TERAPIA COGNITIVO - COMPORTAMENTALE
  • EMDR
  • TBT
  • DBR
  • MINDFULNESS
  • CONTATTI
  • DOVE RICEVO
  • FAQ
  • BLOG
  • LINK

1/4/2015

I sistemi motivazionali

0 Commenti

Read Now
 
I Sistemi Motivazionali
I sistemi motivazionali si dividono in tre gruppi in base all'evoluzione del cervello umano per cui abbiamo: i sistemi motivazionali di primo livello (rettiliani) o di base che regolano il rapporto dell'organismo con l'ambiente non sociale (protezione dai pericoli, regolare le funzioni omeostatiche, esplorare l'ambiente, definire uno spazio dove vivere, procacciare il cibo e regolare l'accoppiamento sessuale), i sistemi motivazionali di secondo livello (limbici) o interpersonali che regolano i rapporti dell'individuo con l'ambiente sociale e i sistemi motivazionali di terzo livello (neocorticali) che regolano l'espressione degli altri sistemi motivazionali in base all'apprendimento e alla cultura, sono responsabili della nascita del linguaggio simbolico, della coscienza e della condivisione dell'esperienza soggettiva (intersoggettività).
Caratteristica interessante dei sistemi motivazionali, e importante allo stesso tempo, è che i sistemi di livello superiore regolano quelli di livello inferiore. Regolazione che riguarda però solo la dilazione della soddisfazione dello scopo o la modalità con cui perseguirlo, non la sua soppressione (es se si attiva il sistema di difesa perché mi sento in pericolo, il sistema di attaccamento può regolare la risposta dell'organismo ma non sopprimere il bisogno di sicurezza).


I Sistemi Motivazionali Interpersonali


L'operare di base dei sistemi motivazionali interpersonali (SMI) si colloca al di fuori dell'esperienza cosciente: esso appartiene al vasto ambito del conoscere relazionale implicito (Stern, 2004). L'operare degli SMI consiste, in altre parole, nell'emissione reciproca di segnali comunicativi non verbali, non subordinati ad alcuna forma di conoscenza esplicita, ma mediati dal sistema dei neuroni specchio (Iacobini, 2008). La sintonizzazione degli SMI fra due individui interagenti non richiede dunque alcun coinvolgimento della coscienza. Bowlby osservò per primo che le emozioni possono essere considerate come le prime fasi dell'operare degli SMI che possono essere avvertite nella coscienza. Il contesto intersoggettivo, emotivamente denso e organizzato da SMI che sono frutto dell'evoluzione, costituisce la culla del pensiero simbolico e concettuale. Quando due persone si incontrano, il loro scambio intersoggettivo è sempre regolato e motivato dagli SMI che si attivano.
Il Sistema motivazionale dell'Attaccamento si attiva, e assume il controllo del comportamento e dell'esperienza emotiva nelle situazioni di dolore, di pericolo, di stanchezza e di protratta solitudine. Con lo sviluppo delle abilità personali di autocura, l'attivazione del sistema diventa progressivamente meno rapida e meno insopprimibile rispetto alla prima infanzia, ma le suddette situazioni, se protratte nel tempo o intense, innescano inevitabilmente l'attività del sistema. Una volta attivato, il sistema di attaccamento coordina due sequenze di emozioni assai tipiche. La prima sequenza si produce quando le azioni del sistema non riescono a raggiungere prontamente l'obiettivo della vicinanza protettiva e confortevole di una figura di attaccamento: paura, protesta collerica, tristezza e infine distacco emozionale. La seconda sequenza si verifica invece se tale obiettivo è raggiunto: conforto, gioia e sicurezza. La scomparsa delle condizioni di allarme e dolore, specie se ottenuta grazie alla vicinanza protettiva, determina la disattivazione del sistema di attaccamento.
Il Sistema di Accudimento è complementare a quello di attaccamento, ed è attivato principalmente dalla percezione del separation call emesso da un membro del gruppo sociale. Le azioni coordinate dal sistema di accudimento sono caratterizzate dall'offerta di vicinanza, da ogni forma di aiuto possibile e protezione dal pericolo, dall'abbraccio confortante. Durante l'attività del sistema di accudimento si susseguono sequenze emozionali come: ansiosa sollecitudine, compassione, tenerezza protettiva e colpa per il mancato accudimento ne sono i principali rappresentanti. La regola di arresto dell'attività del sistema di accudimento è data dal cessare, per l'altro con cui si è in relazione, delle condizioni di pericolo e di dolore.
La regola di attivazione del Sistema di Rango prende forma in presenza di qualsiasi risorsa limitata, appetibile da più di un membro del gruppo sociale. Il diritto prioritario di accesso alle risorse viene definito attraverso l'aggressività ritualizzata, non primariamente finalizzata a ledere o uccidere l'antagonista. Il fine della ritualizzazione dell'aggressività è di ottenere dall'antagonista un segnale di resa. Una sequenza emozionale tipica del sistema di rango vede la collera, che accompagna lo scambio di segnali di sfida, seguita dalla paura, che si manifesta allorché, durante lo scambio, ci si rende conto delle maggiori capacità agonistiche dell'altro (si noti che nel sistema di accudimento la sequenza di collera e paura è inversa: prima la paura e poi la protesta per il perdurare della separazione). Durante l'emissione del segnale di resa, una terza emozione, tipica del sistema motivazionale di rango, compare nello sconfitto. Si tratta della vergogna, che è a sua volta seguita da tristezza e umiliazione. Nel contempo, il vincitore passa dalla collera iniziale a un sentimento di orgoglioso trionfo, che può mescolarsi a un sentimento di disprezzo nei confronti dello sconfitto.
Il Sistema Sessuale è attivato non solo da variabili interne all'organismo (ormoni), ma anche dai segnali di seduzione erotica emessi da un conspecifico. L'orgasmo pone termine all'attivazione episodica del sistema sessuale. La ripetizione dell'attivazione del sistema sessuale fra due partner è alla base della formazione di legami di coppia fondati su questo sistema motivazionale. Una volta che si sia formato il legame, nuove emozioni tipiche dell'attivazione del sistema, come la gelosia, si aggiungono a quelle elementari: desiderio e piacere erotico.
Il Sistema Cooperativo Paritetico è attivato dalla percezione di obiettivi che, anziché configurarsi come risorse limitate per l'accesso alle quali è necessario competere, appaiono ai due individui interagenti come meglio perseguibili attraverso un'azione congiunta. Il raggiungimento dell'obiettivo condiviso pone spesso termine all'attivazione del sistema cooperativo. Emozioni di gradevole, gioiosa condivisione e di lealtà reciproca sono tipiche dell'attivazione del sistema cooperativo, come pure lo sono, in negativo, emozioni di collera perdurante, fino all'odio, per la rottura unilaterale di una lealtà cooperativa.

Sistemi di Predazione e di Difesa

I Sistemi Predatorio e di Difesa sono caratterizzati dalla presenza di aggressività distruttiva, finalizzata a uccidere l'altro o almeno a danneggiarlo gravemente, e quindi ben diversa dall'aggressività ritualizzata tipica del sistema agonistico di rango. Il sistema predatorio è inoltre accompagnato da un eccitamento che non si può considerare simile alla collera: basti pensare che un cacciatore non è certo adirato verso la preda, ma anzi prova un particolare genere di esaltazione e piacere nel catturarla e abbatterla. Il sistema di difesa invece è caratterizzato da un particolare genere di paura, e da una collera anch'essa distruttiva, finalizzata a danneggiare il più gravemente possibile l'aggressore, sino a ucciderlo.
Il sistema di difesa merita particolare attenzione perché è coinvolto in tutte le esperienze traumatiche: il trauma per definizione comporta sempre una minaccia alla vita o all'incolumità. Una volta attivato dalla percezione di una tale minaccia, il sistema di difesa si manifesta con una sequenza comportamentale invariata studiata da Porges nella sua Teoria Polivagale. La sequenza comportamentale tipica del sistema di difesa è descritta con le cosiddette quattro "F": Freezing, Flight, Fight, Feigned death. L'attivazione del sistema di difesa inizia con un'immediata e automatica immobilità (freezing, congelamento) comandata dal sistema ortosimpatico e accompagnata da tachicardia e iperpnea oltre che da un incremento del tono muscolare che ha il fine di preparare alla fuga (flight) o alla lotta (fight). La scelta fra la fuga e la lotta avviene durante la fase di congelamento, ed è legata a operazioni cerebrali che si svolgono a livello tronco encefalico, essa non richiede dunque l'intervento della coscienza di ordine superiore. Queste operazioni consistono in una valutazione puramente percettiva, non concettuale, dei rapporti di forza con l'aggressore (predatore). Se tale valutazione è favorevole all'aggredito, al freezing segue l'attacco al predatore, altrimenti la scelta è per la fuga. Se poi la fuga si rivela impossibile, può subentrare la manifestazione estrema, anch'essa automatica e mai frutto di processi mentali consapevoli, del sistema di difesa: una variante della sincope vagale nota come finta morte. Mentre le prime tre fasi dell'attivazione del sistema di difesa sono regolate dal sistema ortosimpatico, la finta morte è regolata da una sezione del nucleo del vago, il nucleo vagale dorsale. L'importanza per i clinici di conoscere le implicazioni dell'attivazione del nucleo dorsale del vago nelle esperienze traumatiche consiste nel fatto che tale attivazione può spiegare molti sintomi osservabili nei pazienti che soffrono degli esiti di traumi psicologici: i sintomi somatoformi di accasciamento e incertezza motoria, l'ottundimento e il tipico sentimento pervasivo di impotenza personale.

Bibliografia:
G. Liotti, F. Monticelli - "Teoria e clinica dell'alleanza terapeutica" - Raffaello Cortina Editore

Share

0 Commenti

Il tuo commento verrĂ  pubblicato subito dopo essere stato approvato.


Lascia una Risposta.

Details

    Blog del Dr. Fabio Boccaletti - Psicologo e Psicoterapeuta

    Categorie

    Tutti
    6 R
    Abuso
    Accudimento
    Anoressia
    Ansia
    Ansiolitici
    Antidepressivi
    Antipsicotici
    Attaccamento
    Attaccamento Evitante
    Attaccamento Resistente
    Attenzione
    Autoconsapevolezza
    Autolesionismo
    Benzodiazepine
    Bias Cognitivi
    Binge Eating Disorder
    Bulimia
    Cervello Limbico
    Cervello Rettiliano
    Cervello Tripartito
    Consulenza Psicologica
    Contratto Comportamentale
    Coronavirus
    Credenze Centrali Ansia
    Depressione
    Dipendenza Affettiva
    Dipendenze
    Disagio Psicologico
    Dislessia
    Dissociazione
    Disturbi Alimentari
    Dopamina
    Elaborazione Dei Traumi
    EMDR
    Emozioni
    Errori Di Ragionamento
    Esperimenti Mindful
    Evitamento
    GABA
    Glutammato
    Gratificazione
    Insonnia
    Intuito Sociale
    Jacobson
    Linee Guida
    Lutto
    Meglio Dal Mago
    Neocorteccia
    Neurolettici
    Neurotrasmettitori
    Noradrenalina
    Parent Training
    Parti Di Sé
    Pensiero Desiderante
    Porges
    Prospettiva
    Psichiatra
    Psicofarmaci
    Psicologo
    Psicoterapeuta
    Psicoterapia
    Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
    Psicoterapia Sensomotoria
    Psicotraumatologia
    PTSD
    PTSD Età Evolutiva
    Punizione
    Relazioni Sbagliate
    Resilienza
    Rilassamento Muscolare Progressivo
    Rimpianti
    Schemi Interpersonali
    Sensibilità Al Contesto
    Serotonina
    Sintomi Fisici
    Sistema Di Difesa
    Sistema Di Rango
    Sistema Nervoso Autonomo
    Sistema Predatorio
    Sistemi Motivazionali
    Sonno
    Staging Disturbo
    Stili Emotivi Neurobiologici
    Teoria Emozione Stato
    Teoria Polivagale
    Terapia Breve Trasformativa
    Trauma Psicologico
    Vergogna
    Visione Sistemica

Indice Sito

Home
Chi Sono | Collaboratori
Servizi Offerti
Terapia Cognitivo - Comportamentale
EMDR

Deep Brain Reorienting
Terapia Breve Trasformativa
Mindfulness
Contatti
Dove Ricevo

FAQ
Blog
Link

Info e Contatti

Dr. Fabio Boccaletti
Psicologo e Psicoterapeuta
Via Bartolomeo Stefani 9 - Mantova
Telefono: (+39) 3487337064
Sito web: www.psicologo-mantova.net
P.IVA IT02307700209

Principali Servizi Offerti

Consulenza Psicologica
Psicoterapia

Interventi in contesti d'emergenza

Alcuni dei Disagi Psicologici Trattati

Ansia
Attacchi di Panico
Agorafobia

Ansia Sociale

Fobie Specifiche

Disturbo da Ansia di Malattia

Depressione
Disturbo Ossessivo Compulsivo
Disturbo da Stress Post-Traumatico
Disturbo da Stress Post-Traumatico Complesso
Disturbi Dissociativi
Bulimia
Anoressia
Binge Eating Disorder
Vigoressia
Ortoressia
Disturbo da Sintomi Somatici
Disturbi del Sonno

I 5 articoli più letti del Blog

Differenze tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra

Il giusto prezzo di una seduta di psicoterapia o consulenza psicologica


Differenze tra psicoterapia e trattamento medico

10 Regole d'oro per chi soffre d'insonnia

I Disagi Psicologici visti attraverso l'esperienza di alcune persone


AVVISO: Le informazioni contenute in questo sito non vanno utilizzate come strumento di autodiagnosi o di automedicazione.
I consigli forniti via web o email vanno intesi come meri suggerimenti di comportamento.
La visita psicologica o medica tradizionale rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento terapeutico.

Privacy Policy Cookie Policy
Licenza CC-BY-NC
2025
  • HOME
  • CHI SONO
    • COLLABORATORI
  • SERVIZI OFFERTI
  • TERAPIA COGNITIVO - COMPORTAMENTALE
  • EMDR
  • TBT
  • DBR
  • MINDFULNESS
  • CONTATTI
  • DOVE RICEVO
  • FAQ
  • BLOG
  • LINK