Calcolare l'intensità dell'ansia provata in un certo momento è possibile. Grazie ad uno psicologo di nome Salkovskis, il quale ha elaborato "l'equazione dell'ansia", si può avere un'indicazione di quanto è alta l'ansia in un determinato periodo ma non solo, è possibile lavorare sui singoli fattori per imparare a gestirla.
L'equazione è la seguente: Gravità dell'evento temuto x Probabilità che l'evento si verifichi Ansia = ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Capacità di sopportare l'emozione x Possibilità di rimediare se si verifica l'evento Utilizzando questa formula, una volta costruito nei dettagli l'evento temuto (ciò che ci preoccupa e ci mette in ansia), è possibile cominciare a porci delle domande su di esso, come per esempio: è veramente così grave ciò che accadrebbe? E quanto è probabile? Se rispondere a queste domande non ci tranquillizza a sufficienza, si può passare a considerare la parte inferiore dell'equazione, che riguarda più le nostre risorse interne, e quindi domandarsi: mettiamo che l'evento temuto si verifichi, ho le risorse, o comunque la possibilità, per rimediare a quello che eventualmente è successo? In pratica si tratta di ragionare per costruire un "Piano B". Se anche il "Piano B", la scappatoia, non è abbastanza o non è realizzabile, conviene pensare alla nostra capacità di tollerare l'eventuale emozione negativa derivante dal verificarsi dell'evento temuto, che prove ho del fatto che non la sopporterò, che non finirà mai, che potrei impazzire o addirittura morirne? E qui ci vengono in aiuto gli studi scientifici sulle emozioni: nessuna persona può morire di emozioni per quanto brutte e intense siano, nessuna emozione dura per sempre.
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Blog del Dr. Fabio Boccaletti - Psicologo e PsicoterapeutaCategorie
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