L'autolesionismo è un comportamento volto a volersi far male senza aver l'intenzione di morire. Alcune delle forme più frequenti di autolesionismo sono: tagliarsi, bruciarsi (con la sigaretta, accendino, fiammifero, ecc.), graffiarsi, dare testate o pugni al muro, mordersi, interferire con la guarigione di ferite autoinferte. Oltre a queste forme evidenti di autolesionismo, esistono comportamenti pericolosi come l'abuso di sostanze, sesso impulsivo in situazioni umilianti, guidare ad alta velocità, ecc. Spesso le persone finiscono per sentirsi male dopo aver messo in atto tale comportamento e ciò non fa altro che incrementare il problema. Vediamo cosa racconta una persona rispetto al gesto di tagliarsi: "Ho sentito una lotta interna per anni. Con il passare del tempo, dato che non riuscivo a trovare soluzioni efficaci a questa lotta interna, ho iniziato ad autoferirmi e questo è stato molto efficace. Mi sentivo meglio; quando pensavo di non poter andare avanti, che non aveva senso combattere e che la vita non aveva alcun significato, ho iniziato a tagliarmi. Potrebbe sembrare strano, ma non volevo morire, volevo smettere di soffrire. Volevo imparare a tollerare l'inaspettato, vivere senza troppo dolore...volevo, ma non ce la facevo, non sapevo come... Gli autoferimenti sono diventati più forti e finii per esserne dipendente. Non riuscivo a smettere di farmi male, qualsiasi situazione o qualsiasi cosa inaspettata era sufficiente per portarmi a farmi male. Nessuno si è accorto di nulla, finché non sono andata troppo oltre e ho avuto bisogno di un intervento medico, c'era sangue dappertutto. Pensavo che mi sarei dissanguata in camera, avevo tantissima paura e sono uscita per chiedere aiuto." Dalle parole di questa persona si comprendono bene due cose che non dovrebbero mai essere confuse: dietro questi gesti non c'è intenzione di morire né di attirare l'attenzione! Allora cosa spinge queste persone a mettere in atto un gesto apparentemente senza senso? Come può un gesto simile dare sollievo (come leggiamo nella testimonianza sopra) visto che provoca dolore? Per dare risposta a queste domande ci vengono in aiuto due fattori, uno fisiologico e uno psicologico:
Oltre alla funzione di autoregolazione emotiva, l'autolesionismo può assumere una forma di comunicazione in quei casi in cui la persona vuol rendere "visibile" il suo disagio, ma non tanto agli altri, quanto a se stessa. L'autolesionismo può essere un modo per punirsi in situazioni in cui le persone si percepiscono aggressive o inadeguate o per chiedere scusa di una colpa che provano ed, in questo caso, vi può essere alle spalle una storia di maltrattamenti vissuti come "punizioni" giuste. Un bambino, per salvare la relazione con le figure di attaccamento (essenziali per la sopravvivenza), sarà portato a pensare che i maltrattamenti siano giusti perché lui è stato cattivo e non che i genitori lo siano.
"Perché mi autoferisco? Per avere ciò che mi merito. Quando mi faccio male, penso di meritarmi questo e anche di più. Solitamente mi faccio male quando mi sento in colpa, quando sono arrabbiato, quando sono entusiasta di qualcuno e questi mi delude...per qualsiasi cosa. Se le persone a casa litigano, di solito mi taglio perché mi sento molto male, penso che sono io a causare questi litigi. Loro non sanno cosa fare con me, ma non riesco a fare a meno di pensare che mi merito di essere punito." Una forma di autolesionismo molto particolare è quello di origine dissociativa che spesso è associata ad un forte conflitto interno: queste persone sentono l'urgenza di autoferirsi come una cosa egodistonica ("come se non fossi io"), che non vorrebbero fare, cercano di resistere all'urgenza oppure se ne sentono controllate. Queste persone possono avere un'amnesia parziale o totale rispetto all'autolesionismo. "Mi facevo male a causa dell'angoscia, dei blocchi mentali, del non essere in grado di reagire, del sentirmi andare fuori di testa...diventavo molto nervosa. Quando fai queste cose, sembra che non sei te stessa, ma una persona completamente diversa. Lo dico perché quando mi autoferisco, non sembro "me stessa", ma è un forza dentro di me che mi costringe a farlo...dopo mi sento molto in colpa e molto frustrata. Qualcosa mi spinge a farlo, ma in questo momento è come se non fossi io...ci sono parti di tutto questo che non ricordo..." Quando si ha a che fare con questa problematica, è essenziale chiedersi perché, a cosa serve. Ed esplorare cosa accade prima del gesto: emozioni, sensazioni, idee negative per capire da dove vengono nella storia del paziente.
75 Commenti
Dr. Boccaletti
17/3/2021 10:08:54
Salve.
Rispondi
Miwa
5/7/2024 01:20:01
Credo che anche se non credo sia una forma di autolesionismo mi capita di tirarmi dei pugni quando fallisco in qualcosa oppure di mordermi le labbra fino a farle sanguinare attualmente ho 13 anni e ho continuamente bisogno di stare sola ma con una qualunque sorta di compagnia adoro piangere mi libera ma ho paura a piangere per paura che i miei mi chiedono spiegazioni ho una ristretta cerchia di amici e metta di loro mi sfruttano come terapeuta mi fa sentire gratificata ma mi riempie di angoscia. Alla era di 7 anni mi ricordo di aver provato a togliermi la vita e a 10 anni ho tentato di scappare di casa 2 volte senza successo pk fermata dalla vicina che custodisce il mio segreto il mio metodo di liberazione è sicuramente leggere storie simili alla mia o comunque libri in generale.
io
9/3/2024 19:32:17
salve, ho 12 anni e da quasi due anni ho perso il mio migliore amico per un tumore. Da quel momento ho cominciato a vivere alti e bassi : ci sono giorni in cui non riesco ad alzarmi dal letto e piango solamente e altri in cui vorrei fare di tutto. Sto male ma ho troppa paura di chiedere ai miei genitori di portarmi da uno psicologo perché non vorrei creargli delle preoccupazioni, solo che ultimamente la situazione peggiora infatti sono sempre più curiosa di provare a farmi qualche taglio per vedere se sto meglio. Per adesso mi limito solo a pianti che non riesco a contenere, sangue dalle labbra perché le mordo violentemente e qualche pugno al muro. Come potrei fare?
Rispondi
Fabio Boccaletti
10/3/2024 11:08:09
Ciao. La cosa migliore che tu possa fare è vincere la paura e chiedere ai tuoi genitori di accompagnarti da uno psicologo. Altrimenti non c'è uno psicologo della scuola?
Domenico
16/4/2024 03:34:03
Io sono domenico ho 14anni e nella mia vita non jo mai avuto qualcuno di significativo (come un migliore amico che ti stesse accanto) e ogni tanto sento delle vocine che mi dicono di autolesionarmi ma le tengo a bada ma piu mi sento solo piu sono forti mi sono solo due persone una ragazza di 14anni mia fidanzata ma stiamo litigando e lei si trasferira lontano e un amico che 1 giorno c e e 2 mesi no le altre persone mi hanno tradito una dopo l atra (intendo che inventavano qualunque scusa per non stare con me ) io sento una battaglia continua dentro di me e non resistero a lungo cosa dovrei fare non c e la faccio piu basta e tutta la vita che soffro con la speranza che un giorno arrivi qualcosa che smetta di farmi sofrire ma le nuvita prima mi illudono e poi spezzano in mio cuore facendomi sofrire sempre di piu un giorno ascoltero quella voce mi dira di buttarmi giu lo sento
Rispondi
Fabio Boccaletti
16/4/2024 21:51:49
Credo sia il caso di parlarne con qualcuno che può aiutarti, un professionista. Dovresti lavorare su te stesso perchè gli altri non li puoi cambiare visto che non dipendono da te.
Io
13/4/2021 22:45:57
Salve,io ho 13 anni ,qualche mese fa avevo iniziato involontariamente in un certo senso a lesionarmi,quando ero nervosa mi graffiavo con le unghie sui polsi o sulle mani o anche sul collo, è durato poco avevo giusto un taglietto sul braccio fatto dalla matita a furia di passare sullo stesso punto di pelle la mina, sono passati mesi ma da qualche giorno sento il bisogno di continuare a lesionarmi ,riesco a controllare questo impulso e a non dare retta a queste voci nella testa che mi spingono a cedere,ma comunque vorrei essere sicura di non avere un problema
Rispondi
Dr. Boccaletti
15/4/2021 11:59:52
Salve,
Rispondi
Gabriel
24/4/2021 15:20:06
Salve io ho 16 anni l, da qualche anno orami quando litigo con i miei genitori o con mio fratello mi innervosivo al punto che mi viene da farmi male cioè darmi pugni in faccia sbatto la testa contro un muro o qualunque cosa ho davanti e mi faccio male ma non sento niente poi però quando inizio a calmarmi mi inizia a tremare la mano e mi si blocca il respiro una volta era così forte che non sono riuscito ad respirare e quindi mi hanno portato in ospedale ma non mi hanno detto niente vorrei sapere cos’ho perché io non riesco più ha stare così ho bisogno di aiutoooooo
Rispondi
Manuelle
30/4/2021 12:28:53
sono nella tua stessa situazione ,hai avuto probabilmente un attacco di panico e come hai scritto se fai quelle cose hai bisogno di aiuto, se non ti e difficile parlane con i tuoi genitori o con qualcuno di cui ti fidi
Rispondi
Asia
25/4/2022 23:46:52
Idem ne ho 13 e sbatti anche i pugni contro la porto e dico non ce la faccio più voglio morire e perdo il respiro
Rispondi
Anna
28/9/2022 23:45:16
Sono nella tua stessa situazione! A volte anch'io mentre dal nervosismo mi stringo forte i capelli dico che voglio morire. Sono momenti di rabbia!
Anonimo
8/6/2021 00:11:04
Salve ho 12 anni,nella mia famiglia ho sempre avuto molti litigi con mia madre nel frattempo a 11 anni ho incontrato una ragazza si chiamava Giulia, lei era una persona aggressiva e con una grande ironia pesante perfortuna io riuscivo a capirla...restavo sveglia notti e notti fino alle 6:00 del mattino per farle risolvere i problemi e questo provocava altre liti con mia madre..questa ragazza si tagliava e io le dicevo di smetterla e che non era la cosa giusta...lei mi ha delusa e io lo perdonata per bene 7 volte la vedevo come casa mia..ma poi l'ho lasciata andare..ho iniziato a parlare col suo ex e all'inizio non volevo dargli confidenza ma poi siamo diventati amici e poi quando ha scoperto la situazione con mia mamma è diventato il mio migliore amico (all'insaputa di mia mamma che non vuole che abbia amici maschi online) con lui mi divertivo e mi sfogavo mi ha aiutato moltissimo e poi ho conosciuto la mia attuale migliore amica anche lei sa dei miei problemi ma vabbè. Verso gennaio dopo il mio compleanno mia madre mi ha scoperta e mi ha proibita di parlare con quel ragazzo e quindi ho dovuto bloccarl0 stavo morendo senza di lui..non ero più me..così dopo circa una settimana dell'accaduto ho iniziato a pensare mentre piangevo "chissà cosa si prova a fare come giulia e altri" ho iniziato con le forbici e dei taglietti leggeri e poi sono andata sempre più forte con coltello lametta e punta del temperino..ormai mi sgogavo tagliando i in momenti di rabbia la scaricavo tutta sulle mani e pulsano la forbice nascondendolo a tutti. Nel frattempo stavo stringendo con la mia migliore amica e si mi sono rifiatare di una persona..ho sbagliato di nuovo..lei è a conoscenza dei tagli..solo che dopocirca 1 anno (fatto giorni fa) bhe..mi sembra si sia stancata di me.. oggi era molto fredda con me..così poco fa ho messo una foto nera e ho spento internet..mi è venuto uno dei miei soliti attacchi di panico ho iniziato a tremare come al solito e voci si facevano presenti nella mia testa e dicevano"hai visto?!te l'avevo detto di non fidarti"così poco fa ho stretto il cuscino alla bocca ho iniziato a gridare piangendo sono andata alla scrivania ho preso la forbice e ho fatto dei tagli sulle cosce (di solito li faccio sulle braccia ma non questa volta perché ormai con l'estate non saprei come nasconderli) e poi con rabbia ho fatto dei tagli fortissimi al polso (per la prima volta fatti al polso) e ho toccato la vena credo stava per uscire sangue e mi si sono tipo gonfiate le vene al polso così ho preso l'amuchina e l'ho messa per farli bruviare di più adesso sono a letto con internet spento e bhe i tagli al polso si vedono molto fanno quasi impressione..domani li coprirò con dei bracciali.
Rispondi
Dr. Boccaletti
8/6/2021 12:44:02
Salve, è difficile dare consigli senza conoscerti di persona nonostante il post molto dettagliato. Quello che mi senti di proporti è di chiedere ai tuoi genitori di farti parlare con un collega psicoterapeuta per poter trovare insieme un modo più utile e funzionale di gestire ed esprimere le tue emozioni. E se proprio i tuoi genitori non ne vogliono sapere, puoi iniziare dal tuo medico di famiglia che saprà indirizzarti per il meglio ma, soprattutto, potrà aiutarti nello spiegare ai tuoi familiari la situazione...perchè anche loro dovranno prendersi parte della responsabilità di ciò che succede.
Rispondi
Arianna
20/12/2023 11:16:41
Salve io ho 15 anni e non so ma è da un po di tempo penso di farmi dell male per esempio vado in bagno e mi sento sporca ma dentro e allora mi salvo le mani cosi tante volte che diventano rosse e poi alcune volte mi mordo cosi tanto forte che mi esce sangue non lho mai detto ha nessuno .
Rispondi
Anonimo
10/7/2021 07:00:30
Salve, ho 12 anni, la prima volta che mi sono tagliata ne avevo 10. Sono riuscita a smettere per due anni, però in questo periodo facevo altre cose come mordermi le labbra e le guance fino a farmele sanguinare e gonfiare oppure mi staccano la pelle dalla testa. Proprio ieri ho ricominciato a tagliarmi e in questo momento sono in vacanza e ci rimarrò fino a settembre. Ci sono anche i miei cugini, e uno di questi ha scoperto che mi taglio. Per me non è un problema che lo sappia perchè di lui mi fido e so che non lo dirà a nessuno se non voglio visto che ci è passato anche lui. Noi ci vogliamo molto bene e sono felice per lui che è riuscito a smettere di autolesionarsi. L'unica cosa è che io gli dico che mi spingono a tagliarmi, e uno di questi è il fatto che vengo bullizzata e in famiglia notano solo i problemi di mia sorella e non i miei. Questa cosa mi dà molto fastidio, anche perché mi notano solo nel momento in cui devono darmi la colpa. Ora non riesco neanche a mangiare tanto e quando provo a mangiare a volte mi sale il vomito ( il motivo credo che sia perché prima ero obesa e ora ho paura di ingrassare di nuovo, visto che ora sono normo peso e svolgo attività a livello agonistico). Mio cugino sa di tutto questo. Quindi per farmi smettere di tagliarmi ha detto che se le lo avessi rifatto si sarebbe tagliato anche lui. Io il giorno dopo ho provato a non farlo ma non ho resistito e mi sono tagliata di nuovo. Poi mi sentivo in colpa e l'ho detto a mio cugino e mi ha detto che si sarebbe tagliato anche lui. Ora mi sento come se fosse colpa mia per qualunque cosa succeda, non posso permettermi che si ritagli dopo che è riuscito a smettere. Ci tiene così tanto a me che in palestra stava pensando alle persone che mi hanno causato questo e ha cominciato a picchiare troppo forse un suo compagno e stava per essere cacciato. Ho bisogno di aiuto.
Rispondi
Luisa
2/8/2021 16:34:22
Ti capisco e mi dispiace, io sono riuscita ad uscirne da poco ed ho 14 anni... L'unico consiglio che ti posso dare è di chiedere aiuto ad uno psicologo lui è l'unico che potrà aiutarti ad uscirne!
Rispondi
anonimo
15/10/2021 09:19:13
ciao, ho 15 anni. è difficile da spiegare...
Rispondi
Alessia
11/1/2022 13:42:13
Ciao, sono una ragazza di 13 anni (fra due settimane ne faccio 14).
Rispondi
Alex
27/9/2022 13:44:09
Eii tesoro, sono nella tua stessa situazione...In realtà io potrei anche avere delle"giuste" motivazioni, credo, per farlo in questo periodo ma ti capisco perfettamente. Diciamo che fin da sempre io soffro di onicofagia (mi strappo le pellicine e le unghie) abbastanza ossessivamente e quando ho degli attacchi di panico o sono arrabbiatə mi mordo mani e braccia e conficco le unghie nei palmi, ma mai ho provato a tagliarmi o infliggermi ferite con un oggetto esterno... avevo una voglia assoluta di farlo ma al tempo stesso una paura matta di andare troppo oltre.
Rispondi
Fabio Boccaletti
27/9/2022 16:18:31
Tutti iniziano per curiosità e tutti, inizialmente, pensano di poter controllare la cosa e di non avere un disagio particolare sottostante...ma non è così: se devo procurarmi dolore per star bene, qualcosa che non va c'è.
Michelle
4/11/2021 22:38:28
Ho 16 anni e mi taglio da quando ne ho 11 ho iniziato ad andare da un neuropsichiatra solo da poche settimane, eppure non basta minimamente.
Rispondi
Mary
8/11/2021 21:57:17
Io ultimamente ho un problema con la rabbia quando mi arrabbio mi sento salire una cosa che mi porta poi a dare un pugno a qualcosa un muro ecc.. Non so come gestirla pk poi mi faccio male
Rispondi
qualcuno
12/1/2022 23:38:48
salve. ho 14 anni e mi sono tagliata per la prima volta. meta braccio. sto tremando e non ne capisco il perché. i tagli bruciano, ma mi piace. voglio solo capire cosa mi sta succedendo, non lo riesco a capire. "lo sto facendo per attenzioni?" continuo a chiedermi. oggi ho voluto suicidiarmi, ma non ne ho avuto il coraggio, cosi, quando entrai in doccia, vidi una lametta davanti a me ed era come se il mio corpo si muovesse da solo. cosa mi sta succedendo?
Rispondi
Nome
21/1/2022 20:29:07
Ciao, ho 15 anni da pochissimo e ormai mi taglio da un annetto buono.
Rispondi
Liz
23/1/2022 03:46:51
Ciao, ho 18 anni, vorrei chiedervi una cosa che già da un po' di anni a questa parte mi "perseguita". Soffro di ansia e diciamo che con i problemi famigliari che ho avuto in passato ho parecchi sentimenti repressi , ci sono volte che per questi esplodo in attacchi di crisi nervose o di panico, però capita che arrivo a un punto in cui ho una frustrazione tale che sento un impulso fortissimo a sbattere la testa contro il muro o a volte sbatterci del tutto. Non è una cosa che ho fatto spesso, però non so come spiegarmi questa necessità.
Rispondi
Dr. Boccaletti
25/1/2022 11:50:13
Il dolore fisico funziona da regolatore del dolore psicologico e delle emozioni. Quando ci facciamo male, anche accidentalmente e non per forza autoinfliggendocelo, vengono rilasciati degli oppioidi endogeni con lo scopo di ridurre il dolore; questi ultimi alleviano anche il dolore psicologico.
Rispondi
anonimo
7/2/2022 16:16:29
ho 16 anni e mi taglio da circa un mese, anche se sto male da molto prima soprattutto per la scuola. ho pensato varie volte di andare dallo psicologo ma non sono ancora del tutto convinta. poco tempo fa sono riuscita a parlarne con mia madre ma lei non da peso alla mia situazione dicendo che sono tutte stupidaggini. allo stesso tempo però si lamenta del il fatto che io preferisca parlare con il mio ragazzo o il mio migliore amico invece che con lei. non so cosa fare
Rispondi
Io ho 49 anni! Di radissimo, per cui una tantum, mi capita quando sono nervosa di mettere le mani ai capelli e stringerli oppure mettere le mani in faccia come per graffiarmi ma poi non lo faccio! Dura poco e poi passa! Dicono che è tipico delle donne! Mi hanno detto che è ereditario perché lo faceva mia madre! Quando ero adolescente di radissimo quando mia madre si arrabbiava si prendeva a schiaffi ma poi smetteva. Forse sono forme di autolesionismo lievi? Mi dicono di no!
Rispondi
Dr. Boccaletti
16/2/2022 21:43:19
Si...sono forme di autolesionismo. L'autolesionismo non è ereditario ma, vivere in un ambiente dove lo si vede fare, lo rende una modalità di gestione emotiva così come fanno le persone che mi stanno attorno, certi comportamenti si imparano anche per imitazione.
Rispondi
Rossella
11/8/2023 09:44:16
Salve, ho 35 anni e anche io sono nella stessa situazione, infatti proprio ieri mi è capitato di prendermi a pugni e di dare testate alla porta. Ho la faccia che sembra che mi hanno menata, sa fortunatamente solo sul lato destro. Sono riuscita a nascondere la cosa a tutti dicendo di essere inciampata mentre stendevo i panni e pare ci hanno creduto.
DR. BOCCALETTI
1/4/2022 11:57:23
Alice non è normale gestire le emozioni provocandosi dolori; sarebbe meglio imparare a fare altro.
Rispondi
Anna
18/4/2022 10:50:31
Ho 26 anni, ho iniziato a tagliarmi quando ne avevo 11. Ho smesso circa da 5-6 anni, fatta eccezione di qualche episodio in cui perdevo il controllo e non ricordavo nemmeno di essermi tagliata.
Rispondi
Dr. Boccaletti
18/4/2022 16:30:18
Salve Anna, le consiglio di leggere questo articolo per capirne di più:
Rispondi
Maria
16/5/2022 19:39:06
Ho 16 anni e mi sento da schifo ho gli attacchi di panico e in conseguenza mi viene il mal di testa spesso mi capita di pensare di tagliarmi ogni tanto ci provo faccio un taglio e poi mi viene da piangere e smetto.Vorrei chiedere ai miei di andare dalla psicologa ma ho paura di come possono reagire. L'anno scorso ho pensato di farla finita ma non so cosa mi ha fermato ora penso che se non trovo una soluzione può andare peggio.
Rispondi
Willi79
22/6/2022 17:12:08
Salve, ho 43 anni e soffro da anni disturbo ossessivo incentrato sulla paura di farmi del male intenzionalmente, che assume spesso la fantasia angosciante di gettarmi dal balcone. Da alcune ore, e precisamente da quando ero sotto la doccia, mi è balenata in mente la scena di me che mi taglio con un coltello affilato: che mi recido lo scroto. una immagine orrenda, che mi colma di angoscia. Vorrei esser capace di liquidare un simile pensiero, a partire dalla certezza che non lo metterò in pratica, visto che non ho la volontà di farlo e anzi ne sono atterrito. Ma le mie rassicurazioni non bastano a convincermi e a calmare la mia ansia. So che è sbagliato rassicurarsi, è una delle prime cose che mi è stata detta in terapia, da quando un anno fa circa ho iniziato le sedute... Tuttavia noto che faccio fatica a tollerare che una simile azione sia semplicemente possibile, per quanto evitabile grazie al controllo che sono in grado di esercitare con la mia volontà. E se l'impulso a commettere un tale gesto, che pure è contrario alla mia volontà, finisse per prevalere sulla mia capacità di controllo? E se non fossi davvero convinto di non volerlo fare, ma una parte nascosta di me desiderasse oscuramente che io mi facessi del male?
Rispondi
DR. BOCCALETTI
22/6/2022 21:05:59
Per come è fatta, e funziona, la mente umana, non è possibile fare qualcosa che non abbiamo prima deciso di fare...anche il più grave impulsivo, ha sempre un attimo in cui si dice "si vai!". Quindi, se si farà del male, è perché l'avrà prima deciso.
Rispondi
Deacon
21/8/2022 09:56:23
Ciao ho 19 anni e quando ho iniziato a lavorare mesi fa in pizzeria ho avuto un episodio in cui per sbaglio mi sono tagliato sull'avambraccio, da quel giorno quando entro in cucina di quella pizzeria sento il bisogno di farlo e non so perché...
Rispondi
Ketty
9/10/2022 08:57:07
Quando avevo 14 anni è morto mio padre (in circa 18 mesi a causa di una malattia grave) subito dopo si è ammalata anche mia mamma di cancro. Io volevo essere forte, essere forte per lei. Eravamo rimaste solo io e lei. Cercando di essere forte non riuscivo ad elaborare il dolore, la perdita, nemmeno a versare una lacrima. Un giorno mentre facevo i compiti nella mia camera ho iniziato a farmi dei tagli con la lametta (abbastanza superficiali) sul dorso della mano e ho continuato per qualche giorno finche non sono stata “scoperta” da mia madre che si è allarmata tantissimo. Facendomi quei tagli riuscivo a buttare fuori la sofferenza che era bloccata, era come se avessi un motivo reale è tangibile per soffrire e perciò potevo farlo. Per oltre 10 anni dopo questo episodio sono stata benissimo e non ho mai più fatto in vita mia cose simili. Dopo di che in un breve periodo ho vissuto degli eventi per me molto stressanti e traumatici e questa volta ho sviluppato ansia e attacchi di panico, diagnosticati solo come tali ma che mi portò dietro da anni senza mai risolverli del tutto. A volte mi chiedo se le cose siano collegate e se ci sia un disagio più profondo in me e non trovo la risposta e nemmeno psicologo o psichiatra me l’ha data.
Rispondi
Fabio Boccaletti
9/10/2022 11:52:22
Sicuramente Ketty c'è un legame: traumi non elaborati, continuano ad influenzarci finchè non li elaboriamo, non importa quanto tempo passa e se razionalmente me li sono sistemati, il problema è ciò che rimane "incastrato" a livello corporeo. Si rivolga ad un professionista esperto in psicotraumatologia.
Rispondi
Morningstar
6/11/2022 20:29:50
Ciao, ho 14 anni, e fin da bambina quando mi arrabbiavo facevo una cosa... Iniziavo a tirate testate violente contro il muro, mi tiravo gli capelli, mi Tiravo oggetti nel corpo con violenza, sbattevo la testa contro il pavimento, mi succedeva anche di urlare e tirarmi pugni in testa, non riuscivo a calmarmi. Lo faccio tutt'ora... Non lo faccio di proposito ma ogni volta che mi arrabbio finisco per farmi qualche livido nel corpo o graffi, quando mi arrabbio e vicino a me ci sono delle persone mi graffio le braccia o le gambe con le unghie o mi pizzico la pelle, spesso mi mordo anche le dita e la pelle delle braccia... Non penso sia autolesionismo insomma non ci ho mai creduto che posso avere degli problemi, però ho cercato questo sito perché ho paura che lo sia e questa cosa mi spaventa, non lo controllo succede è basta, mi arrabbio e finisco per farmi male. Ho bisogno di sapere se sto male o è tutto normale, anche se nessuno delle persone che ho vicino lo fa mai...
Rispondi
Fabio Boccaletti
6/11/2022 21:37:33
Farsi del male non è mai normale qualunque modo si usi. Io consiglierei di parlarne con qualcuno.
Rispondi
Emma
13/12/2022 23:07:04
ho smesso da 9 mesi di tagliarmi, oggi presa dall’impulso mi sono graffiata il braccio, abbastanza forte, è da considerare al pari dei tagli?
Rispondi
Fabio Boccaletti
14/12/2022 09:43:57
Qualsiasi comportamento rivolto a procurarsi un danno/dolore per gestire una sofferenza/disagio psicologico è da considerarsi un atto autolesionistico, non importa l'entità o la gravità del danno. Per cui si, nel suo caso, è la stessa cosa.
Rispondi
anonimo
17/1/2023 22:55:18
salve, ho 13 anni e da poco ho iniziato a tagliarmi. io non voglio smettere perchè mi fa stare veramente bene ma non capisco se sia normale perchè tutti cercano sempre di smettere mentre io voglio continuare. di solito succede così o sono io??
Rispondi
Fabio Boccaletti
18/1/2023 14:12:12
All'inizio, quando il comportamento disfunzionale funziona allo scopo, il piacere supera o nasconde gli aspetti negativi per cui non ci si vuol liberare.
Rispondi
anonimo
20/1/2023 22:32:30
Sono una ragazza di 17 anni e ho sempre avuto un basso controllo della rabbia. Prima sfogavo la mia rabbia piangendo ma poi ho capito che non riusciva a placare nulla finché dopo un litigio pesante la mia rabbia mi porto a mordermi le mani fino a lasciare il segno dei miei denti sulla pelle . Sento il dolore e automaticamente il dolore (non scompare) si placa e continuo finché non diventa sopportabile ma è da un po’ di tempo che la cosa sta peggiorando . Iniziò a dare i pugni al muro e schiacciare la mia faccia nel cuscino finché non riesco a respirare e quando torni lucida mi rendo conto di quello che faccio e mi spavento. Non so come fare ho paura di mostrare questa parte di me a chi mi sta intorno e mi vergogno di quello che faccio ma non riesco a fermarmi
Rispondi
Owi
19/2/2023 08:07:11
salve,io ho 10 anni,è circa da un annetto che ho iniziato a tagliarmi,prima era una cosa incontrollata,ora lo faccio divmeno,di solito lo faccio per punirmi o dire a me stesso che va tutto bene,quando qualcuno mi urla contro mi graffio,come per farmi sapere che posso farcela,vorrei dire ai miei di aver bisogno di qualcuno che possa seguirmi visto che l'autolesionismo non è il mio unico problema,consigli?cosa ho?
Rispondi
Fabio Boccaletti
19/2/2023 15:59:05
Penso sia importante parlarne con qualcuno che possa aiutarti a capire cosa sta succedendo dentro di te in questo periodo della tua vita. Uno psicologo è sicuramente la figura più indicata, ma anche un adulto di cui ti fidi puo andare come inizio.
Rispondi
Di nuovo io
14/3/2023 19:14:41
Ciao ho 13 anni ho cominciato a tagliarmi tipo a dicembre anche delle mie amiche lo fanno esattamente due e una lo ha fatto poco e poi è riuscita a smettere. ho cominciato con piccoli graffi e poi sempre di più. al inizio mi tagliavo sempre su una cicatrice che ho sulla gamba così nom si vede ma poi ho cominciato sulla coscia e sul braccio. vorrei smettere ma è difficile. oggi sono riuscita a dirlo a due mie amiche una che si taglia è una che come ho detto prima ha smesso. dicendolo mi sono l’oberata un peso dallo stomaco, avrei voluto dirlo prima. avete consigli su come smettere?
Rispondi
Fabio Boccaletti
14/3/2023 20:57:17
Il modo migliore è sicuramente quello di parlarne con un professionista che può dare l'aiuto adeguato e più efficace.
Rispondi
Luca
18/4/2023 21:20:38
Ho 16 ani ho iniziato a tagliarmi a causa di mia madre che mi insulta perchè non sono molto bravo a scuola. Mi umilia davanti a parenti, era già successa come cosa, ma non so se per fortuna o per sfortuna avevo un coltello poco affilato, ma da oggi ho iniziato mettendoci più forza, e provavo piacere,
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Giorgia
24/4/2023 13:15:03
Ciao
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Jessica
13/5/2023 21:18:14
Ciao
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Fabio Boccaletti
15/5/2023 22:08:25
Credo che la strada migliore sia rivolgersi a qualcuno che le possa dare una mano a capire meglio cosa le sta succedendo. Un professionista penso sia la soluzione migliore.
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anonimo
11/7/2023 03:10:53
ho 15 anni da un pò di tempo quando sono nervosa o comunque mi arrabbio tendo a tirare dei pugni alla porta in modo che il legno di essa si rompa e mi si apre la nocca ma andando avanti con il tempo questo non mi basta più da qualche settimana ho iniziato a graffiarmi le braccia con un coltello…non ho coraggio di andare piu affondo però il dolore del taglio mi porta solievo e sentendo il dolore finisco non sento piu il nervoso voglio chiedere aiuto ma mi vergogno di farlo ho paura che si pensi che lo faccio per attenzioni
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salve ho 19 anni e spesso mi capita di farmi male,a volte penso anche che vorrej morire per mettere fine al mio dolore,però sono solo pensieri,non ce la farei a compiere questo atto estremo.Ho sempre avuto
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Adelaide
24/7/2023 20:49:38
Salve io ho 13 hanni,compiuti quest'anno.
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Anonimo
12/8/2023 10:49:38
Ho 50 anni e non mi capitava da un anno o più! Ieri, mentre parlavo per telefono con mia madre, abbiamo avuto una discussione accesa! Io con una mano mi sono messa le mani tra i capelli e li ho stretti forte dicendo che non ce la faccio più! Mia madre dall'altra parte del telefono si è chiamata la morte da sola! Mi sono stupita perché non si verificava da un anno o più! Di radissimo mi capita a tirare i capelli forte oppure a mettere le mani al viso dicendo:" basta non ce la faccio più". Sono forme di autolesionismo anche se in forma lieve!
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anonimo
17/8/2023 20:22:25
ciao sono un ragazzo di 15 anni fin da quando ero piccolo i miei genitori mi hanno sempre picchiato e ora quando succede qualcosa che mi fa innervosire mi fa sentire triste e tutte ste cose ma soprattutto quando sono arrabbiato non riesco più a ragionare e mi sfogo tirando pugni al muro mordendomi il dito infatti ormai la pelle e rovinata oppure tirandomi pugni da solo sopratutto questa cosa e iniziata dopo una grande delusione amorosa che ho avuto 6 mesi fa per cui addirittura ho passato delle notte insonni vorrei che qualcuno mi aiuti a superare tutto ciò
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emma
4/9/2023 23:59:54
salve ho 14 anni, a dirla così può sembrare strano, ma diciamo che ho iniziato quand'ero piccola, intorno ai 5-6 anni, mordendomi le dita e unghie facendo uscire sangue, parecchio, e stuzzicando i gatti di proposito in modo che mi graffiassero, con il passare del tempo aggiungevo dei modi in cui farmi male, strappandomi capelli e ciglia, colpendomi con schiaffi e pugni, sbattendo la testa o altro in giro per oggetti solidi, un po' più avanti ho iniziato anche a graffiarmi da sola, mi è capitato di tagliarmi ma mi sembra un metodo troppo sanguinoso ed evidente per quanto soddisfacente.
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Anonimo
14/9/2023 21:07:30
Ciao,ho 14 anni e non so cosa mi succede. Nel senso che quando sono sotto stress o ho un'attacco di panico (che orami so riconoscere) continuo a grattarmi sempre lo stesso punto sulla mano. Il punto è che da quando ho iniziato a farlo cioè, un' anno fa, non riesco più a smettere. Oppure quando sono crollata emotivamente e una persona mi dice un semplice "no" la mia reazione è quella di iniziare a graffiarmi. Spero possa darmi un consiglio.
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Fabio Boccaletti
15/9/2023 09:26:23
Questo mi sembra un buon esempio di come un dolore fisico aiuti a gestire un disagio emotivo. Il consiglio è quello di parlare con qualcun* che ti insegni a gestire le emozioni in modo sano.
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2/11/2023 12:08:10
Ciao Chrys. Purtroppo senza vederci di persona non posso aiutarti. Il consiglio che ti do è di parlarne con i tuoi in modo che possiate cercare un professionista con cui parlarne...oppure, se l'avete, chiedi un colloquio con lo psicologo della scuola.
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A
17/12/2023 22:35:05
Buongiorno, ho sempre fatto degli atti per farmi male in momenti di stress, rabbia e estrema tristezza, ma non sono mai arrivata a farmi rimanere le cicatrici, solo una piccina. In genere mi graffio (non arrivo al sangue), mi tiro pugni in testa, mi punto le unghie nella pelle, ogni tanto mi sono anche morsa. Mai nulla che lasciasse un segno vero. Infine all'età di 21 anni ho iniziato a fumare qualche sigaretta, solo quando stavo male, per ľeventualitá che mi prendesse un ictus... alla fine della giornata non voglio morire, ma quando mi sento che non c'è una fine e che a nessuno importa faccio queste cose. Non so se è considerabile autolesionismo, non so se devo cercare aiuto. Quest'anno ho scoperto di soffrire di ADHD e non so se c'entra qualcosa. A casa mi chiamano pazza quando ho delle reazioni esagerate, quindi non so se sono io il problema...
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Eleonora
1/4/2024 23:35:26
Ho 13 anni e mi tagli da più di un anno. Non so perché lo faccio, probabilmente mi sento debole e insignificante. Ho problemi d'ansia sociale e mancanza totale di autostima. Proprio stanotte mi sono intagliata in grande nella gamba la scritta "fai schifo", non so perché, ma mi dava sollievo, eppure mi faceva sentire ancora più debole. Ho paura che i miei genitori o qualsiasi altra persona lo scopra, voglio andare da uno psicologo ma non voglio che i miei genitori lo scoprano, e ho paura che i 'problemi' che penso di avere siano solo jella mia testa.
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anonimo 2.0
8/4/2024 23:16:35
salve, ho 12 anni e circa da una settimana ho iniziato a farmi dei tagli con la lama delle forbici sulle braccia per via dell’ansia e d tutti i problemi che ho e gli insulti che ricevo. l’ho detto solo a una persona e non lo dirò a nessun altra, la mia paura più grande è che dopo che glielo avessi detto quella persona non mi avete più voluto o peggio non avesse capito quello che mi succedeva ma fortunatamente non è successo nulla di tutto ciò: mi ha capito e mi sta aiutando a superarla, mi ha detto che mi posso sfogare con lui al posto di tagliarmi… e stato veramente carino. io vorrei dirlo ai miei genitori ma ho una grandissima paura, cerco sempre di nasconderglielo nonostante sia difficile visto che sono al braccio però ogni tanto c’è la faccio, che non capiscano o che si preoccupino troppo… forse andare da uno psicologo farebbe bene ma ho troppa paura di chiederglielo….
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anonimo
10/6/2024 18:05:12
salve ho 14 anni e mi taglio da ormai 2 anni, in realtà non faccio dei veri e propri tagli bensì dei taglietti che poi mi vado a toccare interferendo con la guarigione. Ci sono molti motivi che mi portano a compiere questo gesto: i continui litigi dei miei genitori di cui mi sento quasi sempre la causa, i litigi con i miei amici, l’ansia della scuola e delle valutazioni, il fatto di vedermi grassa anche se sono sottopeso, i canoni di bellezza, la rottura col mio attuale ex fidanzato e i miei compagni di classe che da quando ho iniziato a mettere maglie a maniche corte, vedendo i segni sulle braccia mi hanno iniziato a chiamare depressa. Anche i miei genitori come i miei compagni mi prendono in giro per i segni sulle braccia non preoccupandosi minimamente di come questo mi faccia sentire… non so come uscire da questa situazione… vorrei solo trovare delle persone che mi capiscano e non mi giudichino per quello che faccio. ogni tanto vado dalla psicologa della scuola, ma lei fa finta di non vedere i tagli nonostante il fatto che io mi gratto di continuo mentre gli racconto i miei problemi.
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L'altra strada
14/6/2024 10:20:44
Buongiorno,
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Fabio Boccaletti
14/6/2024 12:19:30
Buongiorno, ho deciso di rispondere a questo post perchè viene sollevata una questione importante che può essere utile a tanti. Dopodichè non darò seguito ad ulteriori richieste personali di chi scrive perchè non è questa la sede opportuna, ma sono disponibile a farlo nel privato di uno studio.
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Anonimo
6/9/2024 18:19:08
Salve ho 13 anni mi faccio del male da quando ne ho 10 ho iniziato a mordermi le braccia, graffiarmi, mordermi le labbra e farmi lividi, non mi sento bene con me stessa e questo mi porta ad avere crisi di pianto che si svolgono la notte o quando non c'è nessuno, ho pochi amici, resto sempre in casa a leggere e mi vesto con abiti lunghi per non fare vedere il mio fisico per un po' di tempo ho iniziato anche a scocciarmi le gambe però ho smesso. poi ho iniziato a non mangiare e pesarmi di continuo. Ho incominciato a tagliarmi da poco ma non riesco a smettere mi fa sentire anche se per pochi istanti leggera e non mi fa pensare al dolore che provo....
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ANONIMA
1/10/2024 12:30:04
Buongiorno, mi rivedo molto nelle parole che ho appena letto. Ma prima di spiegare quando ho iniziato ad autolesionarmi, devo fare una premessa sul mio passato. Sin da piccola mi sentivo diversa dagli altri, una persona che non c’entrava niente, ero sempre la bambina con cui nessuno parlava e anzi spesso e volentieri gli altri mi deridevano, senza che io facessi nulla di male a nessuno. Non capivo che cosa avessi di sbagliato, ma sapevo solo che non meritavo amore, meritavo di morire sola e senza nessuno che piangesse per questo. Quando andavo all’asilo, reagivo alle sgridate delle maestre e dei miei genitori piangendo e graffiandomi il volto (a cui seguivano frequentemente schiaffi e ulteriori rimproveri da parte di mia madre o mio padre). Alle elementari sono stata presa di mira da una maestra poiché già capace di leggere e scrivere all’inizio del primo anno: sì, sembra paradossale, ma questa condizione mi ha portata ad essere vista come un mostro da lei e dalla mia classe. In questo periodo ho continuato con i graffi e ho aggiunto le testate alle pareti, continuando così fino alla prima superiore, anno in cui ho effettuato il primo tentativo di suicidio: volevo gettarmi dal balcone (quinto piano), ma alla fine ho desistito per paura, non certo perché temevo di deludere qualcuno. Nell’adolescenza ho sviluppato fobia sociale, sindrome dell’impostore e disturbo paranoide di personalità, mi sentivo sempre sbagliata e fuori posto, se qualcuno mi considerava era solo per prendermi in giro. In quinta superiore, poi, in seguito ad esperienze traumatiche in amore (mai corrisposto) ed amicizia e terrorizzata dalla pressione dovuta all’esame di maturità, ho iniziato a tagliarmi i polsi con la lametta. Adesso sono cinque anni che mi tratto in questo modo, sento di meritarlo per non essere stata capace a difendermi in passato, per non essere riuscita ad instaurare amicizie vere e durature e per non essere, secondo me, attraente (quando qualcuno mi fa un complimento, lo scambio per una presa in giro). Bevo alcol ogni giorno ma senza mai ubriacarmi, perché semplicemente non ci riesco. Adesso ho 22 anni, ho una laurea con lode, un lavoro, un libro pubblicato, ma lo stesso mi sento un fallimento totale, una persona imbarazzante, schifosa, da evitare assolutamente, sento che tutte le persone che ho intorno hanno qualcosa contro di me e, se mi stanno vicine, non lo fanno con sincerità.
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